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“Non è mio solito scrivere questi post su un social network ma oggi mi sento in dovere di farlo.. Ieri sera, dopo aver svolto un intervento di soccorso sanitario in un abitazione (come di routine) siamo stati aggrediti da una persona estranea al soccorso per motivi sconosciuti. Ebbene si, ha tentato più volte di colpire me e il mio equipaggio, ha colpito più volte il mezzo di soccorso e cercato di colpire anche qualche astante. Con l'arrivo (tempestivo) della Polizia il soggetto tuttavia non ha dato segni di calma, anzi, è andato più volte in escandescenza e, nonostante gli agenti abbiano provato a farlo ragionare e riportare la situazione alla calma, la soluzione finale è stata una, ammanettarlo e portarlo via.. Non ho scritto questo post certamente per vittimizzarmi o apparire, ma ho fatto in modo che venga reso noto in che condizioni lavoriamo perché il lavoro in strada, non è semplice, per nulla.. Ma io e la mia squadra quando veniamo chiamati per un intervento di soccorso dobbiamo pensare principalmente al paziente, cosa dobbiamo pensare adesso? Dobbiamo aver la paura in ogni intervento che un individuo qualunque ci attacchi o ci danneggi il mezzo (con il quale effettuiamo soccorso)? Chiedo scusa per lo sfogo, ma è giusto che le persone sappiano, che non sempre si vien trattati come ci si merita di essere trattati, soprattutto quando si fa del bene per una persona e volevo ringraziare tutte le persone che si son preoccupate e interessate dell'accaduto ma soprattutto le numerose forze dell'ordine che sono intervenute scongiurando pericoli terzi”.
Il racconto-sfogo di Enrico Serrenti, giovanissimo soccorritore del 118, è stato ovviamente verificato e confermato dalla Questura cagliaritana di via Amat, che ieri sera, per evitare il peggio, ha inviato sul posto (in via Crespellani, a Cagliari), alcuni equipaggi delle Volanti, coordinate dal dottor Massimo Imbimbo.
Il bilancio dell’intervento parla di una persona che, in evidente stato di alterazione psichica, ha dato in escandescenza, aggredendo i soccorritori: per ora, (parrebbe), non sia stata formalizzata alcuna denuncia-querela nei confronti dell’uomo da parte dell’equipaggio della Medicalizzata del 118, ma a detta dell'equipaggio dell'ambulanza si sono vissuti momenti di panico e paura.