Termosifoni spenti e alunni al gelo in alcune scuole di Quartu e Cagliari, ma non solo. Anche a Nuoro, in questi giorni, c’è la protesta dei genitori dei bambini della 2 A della scuola primaria di San Pietro.

“A quanto pare la situazione è sempre la stessa da oramai 16 anni – spiegano in merito alcuni genitori -. Nella scuola c’ è una tubatura fuori uso e questo comporta che i malcapitati bambini facciano lezione assolutamente al gelo. Lasciamo immaginare la nostra gran preoccupazione nel lasciare i nostri piccoli lì ogni mattina”.

Terminate le vacanze di Natale, gli stessi genitori si sono recati in Comune per spiegare “che la situazione è ormai insostenibile” e per avere risposte urgenti in merito.

“L’ingegnere comunale ci ha spiegato che  non ci sono soldi per riparare l’impianto”, spiegano delle mamme con profonda delusione.

Il sindaco del capoluogo barbaricino, Andrea Soddu, ci illustra la situazione: "Abbiamo ben presente la situazione e la stiamo monitorando ogni giorno. Io ho un figlio che va in quella scuola per cui so davvero di cosa stiamo parlando. Si tratta di un istituto costruito negli anni '60 e a quel tempo l'impianto di riscaldamento aveva una tipologia diversa rispetto a quelle più moderne di oggi".

"Quando lo scorso anno scolastico abbiamo saputo che un paio di aule erano rimaste al gelo - continua Soddu - ci siamo subito messi al lavoro. Il vero problema era che anche solo per riparare il riscaldamento in due aule bisognava mettere mano su tutto l'impianto in un momento di indisponibilità finanziaria". 

“Intanto, per tamponare la situazione di emergenza – spiega il sindaco -, il Comune ha provveduto all’acquisto di due termoconvettori, consegnati alla scuola.

Resta, che nonostante l’installazione di cui parla il primo cittadino, evidentemente, se i genitori protestano, il problema non è stato ancora risolto.

Nel frattempo, comunque, c’è da dire che il Comune è riuscito a trovare i soldi necessari per la riparazione dell’impianto, ma la ditta appaltatrice potrà iniziare i lavori, per questioni ovviamente di sicurezza, solamente al termine delle lezioni, cioè alla fine dell’attuale stagione scolastica.

Cosa fare, dunque, affinché questi bambini non stiano con i giubbotti a scuola per l’inverno in corso?

“I nostri bimbi – dice una mamma - si dovranno adattare con delle stufe portate per altro da chi sa quale benefattore, ma assolutamente fuori legge a detta dei vigili del fuoco”.

Niente di tutto questo per il sindaco: “Esorto, piuttosto, i dirigenti a collaborare. Collaborando si può fare tanto. Ci sono delle aule libere nella scuola. Nelle giornate più fredde gli alunni possono essere trasferiti in quelle. A noi sta a cuore la salute dei bambini e la loro istruzione”.

Della stessa opinione sono i genitori che da tempo aspettano almeno questa soluzione.

Infine, Andrea Soddu, spiega che il Comune ha investito 10 milioni di euro per scuole completamente nuove, il plesso scolastico di Monte Gurtei e la scuola media numero 1, e per interventi nei vari istituti cittadini legati al programma regionale Iscol@.

Alcuni interventi, ad esempio, riguarderanno opere di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria nella scuola primaria di via Malta (servizi igienici, impianto di riscaldamento, infissi e coperture), l’adeguamento normativo delle scuole dell’infanzia di Via Togliatti e Funtana Buddia e della scuola primaria di Istiritta, la messa