Nell'ottica di ridurre ai minimi termini il rumore di Castello, Villanova, Stampace e Marina, la Giunta Regionale è pronta ad imporre un “coprifuoco” acustico, vietando la presenza in strada dei tavolini oltre la mezzanotte. Una mazzata, con l'estate alle porte, per chi in queste zone gestisce un bar o un ristorante.

Per fare il punto delle situazione e per trovare un punto di intesa in un dialogo condito di esposti e denunce, esercenti e residenti si sono confrontati pubblicamente all'ExMa ospiti di Radio X.

Fra i promotori dell'iniziativa, Emanuele Frongia della Confesercenti:” Ci sono 181 aziende, 1180 posti di lavoro che d'estate aumentano. Se togli i tavoli a mezzanotte, quei posti verranno tolti. In strada non possiamo fare nulla e proponiamo di assumere una decina di steward che in collaborazione con le forze dell'ordine, cerchino di monitorare e ridurre il disagio”

Il Comune di Cagliari è rappresentato dal Presidente del Consiglio, Guido Portoghese: “A nome di tutti consiglieri, ho sollecitato la Giunta perché il Piano di Risanamento Acustico arrivi al più presto.”

Ma in attesa di ciò, Alberto Bertolotti, Presidente Confcommercio Cagliari, espone il suo punto di vista: “Se spegniamo le luci a mezzanotte come possiamo rendere attrattiva la Sardegna? Ricordiamoci la Marina di qualche anno fa. Oggi è un biglietto da visita”.

Dall'altra parte della barricata, l'ex assessore regionale Marco Marini, membro del Comitato Rumore No Grazie: “Se in una strada deserta, due persone parlano attorno a un tavolo, si raggiungono i 65db, oltre il limite di 45 dB stabilito da questa Amministrazione comunale. Noi non abbiamo mai detto no ai tavoli ma occorre rispettare il Piano Acustico che la Giunta Comunale non applica.”

Dal suo locale in via Barcellona, Sergio Mascia può ritenersi un attento conoscitore del quartiere Marina: “La mia famiglia ci vive da 70 anni. Non ho mai avuto problemi ma ho visto le aule del Tribunale grazie a questo Comitato. Posso dire che il Giudice ha affermato che i locali non c'entrano nulla con il rumore. A disturbare sono i ragazzi che stazionano sino alle sette del mattino con gli alcolici comprati nei market”.

Galdino Saba, residente e commerciante, propone di utilizzare i vigilantes dei parcheggi per dissuadere gli avventori da urla e schiamazzi. Stefano Lai, invece, invita alla collaborazione fra i soggetti in campo prima di delegare tutto alla politica.

Per Salvatore Maffei, residente nel Corso Vittorio Emanuele “per avere rispetto, devi avere rispetto. Conosco tutti i gestori e ci sono molte persone serie. Altri lasciano a desiderare, come quelli che nell'uscio piazzano le casse e hanno preso le piazze come se fosse roba loro. Non è rispetto, è prepotenza”.

A lui si aggiunge Salvatore Pusceddu: “La realtà oggettiva è che il rumore non è dovuto solo alle persone che transitano. Se siete frequentatori dei locali del centro, vedrete che la maggior parte degli avventori sta fuori dai locali. C'è il lavoro delle persone che esercitano ma ci sono le persone che ci abitano e che lavorano da altre parti. ”

Riccardo Mureddu, imprenditore, fa una proposta: “Occorrono soluzioni, non lamentele. La Polizia Municipale dovrebbe girare in borghese e beccare gli sporcaccioni. La Giunta deve emettere una ordinanza che vieti ai market la vendita di alcolici".