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Sono 14, in Sardegna, le aree potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nucleare nazionale. In particolare, si legge nella Carta pubblicata online, quattro siti sono nella provincia di Oristano (nei Comuni di Siapiccia, Albagiara, Assolo, Usellus, Mogorella, Villa Sant'Antonio) e 10 in altri comuni nel Sud Sardegna (Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Ortacesus, Guasila, Segariu, Villamar, Gergei).
È quanto emerge dalla Carta nazionale aree potenzialmente idonee (Cnapi) pubblicata sul sito Depositonazionale.it. Lo annuncia in esclusiva l’Ansa Sardegna.
PD CONTRO LOCALIZZAZIONE NELL'ISOLA - "Apprendiamo che sarebbe prossima la pubblicazione della relazione tecnica predisposta dalla Sogin, per l'individuazione delle aree idonee allo smaltimento di scorie nucleari sul territorio nazionale. In attesa dell'ufficializzazione e che siano quindi pubblicati i risultati dello studio che potrebbe vedere la Sardegna come sede idonea, ribadiamo con forza la contrarietà ad accogliere il deposito di scorie nucleari sul nostro territorio regionale". Così, in una nota congiunta, il segretario del Pd sardo, Emanuele Cani, e il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. "Ancora una volta cogliamo l'occasione per ribadire, come già detto in più occasioni e in tutte le sedi politiche ed amministrative - proseguono i due esponenti dem - il principio della Sardegna come regione denuclearizzata. Per questo motivo invitiamo il Governo nazionale, qualora ci fosse solo l'idea di individuare la nostra regione come possibile sede, di scartare anche la più remota di queste ipotesi, rispettando l'unanime posizione più volte ribadita dall'intera popolazione Sarda. Naturalmente ribadiamo di essere pronti ad avviare una sera mobilitazione in difesa dei sardi e della Sardegna che ha già dato tanto al Paese in materia di servitù militari e non solo", concludono Cani e Ganau.
CAPPELLACCI (FI), SARDEGNA HA DETTO NO A SCORIE - "Nessuno pensi di decidere al posto dei cittadini". Così il deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci, interviene sulla imminente pubblicazione della mappa dei siti idonei al deposito nazionale di scorie nucleari. "Nel caso della Sardegna - prosegue l'esponente azzurro- il popolo ha già deciso e lo ha fatto nella maniera più democratica possibile: nel 2011 da presidente della Regione ho indetto il referendum regionale che ha visto il 97% dei sardi votare contro la pattumiera nucleare. Non esiste gruppo di lavoro, conferenza di servizi o altro capannello che possa sostituirsi ad una votazione. Nessuno - conclude Cappellacci- pensi di sovvertire la volontà di un popolo espressa democraticamente".
SATTA, ISOLA HA GIA' DATO - "Prima le carceri di massima sicurezza, poi le servitù militari, ora le scorie nucleari. Possibile che quando c'è da risolvere una questione che i più ritengono scottante, scomoda, si pensi sempre alla Sardegna?''. Lo afferma, in una nota, il segretario dell'Upc, Antonio Satta. "Chi garantirà la sicurezza dei siti che accoglieranno le scorie nucleari? Ad oggi non abbiamo alcuna certezza sulla qualità delle tecnologie utilizzate. Le passate esperienze - aggiunge Satta - ci dicono che i rapporti di strutture simili col territorio sono sempre difficili. La Sardegna ha già dato".
(Fonte Ansa Sardegna)