“Stefano deve tornare”, con queste parole della madre del giovane scomparso un anno fa, avevamo intitolato la cronaca di un incontro a Nule, avvenuto nella casa dei familiari dello sfortunato ragazzo soltanto il 7 di maggio.

"Io voglio credere nel miracolo. Stefano deve tornare. E’ passato un anno da quella sera e da quella sera qui non si vive. L’unica cosa che ancora mi tiene in vita è la speranza di un suo ritorno".

Purtroppo anche la speranza è caduta prima che un possibile miracolo avvenisse: questo pomeriggio Carmela si è spenta, dopo una malattia che in poco tempo l’ha costretta in un letto, consumandola giorno per giorno.

"Mi manca Stefano. Lui riempiva le mie giornate di gioia. Mi manca Stefano, che una sera è uscito per non tornare più".

Sussurrava, con gli occhi stanchi e la voglia di comunicare al mondo il desiderio di non essere dimenticati, di non spegnere quell’attenzione necessaria affinchè l’indifferenza non prendesse il sopravvento su una vicenda delicata e dolorosa.

Il padre di Stefano, con grande dignità e colpito da una sofferenza che solo un genitore può provare, aveva detto:

"Io sono convinto che anche il fisico cede di fronte ad una sofferenza così grande. Il male che affligge mia moglie è figlio dello stesso male che ha privato mio figlio della sua libertà. E’ doppiamente responsabile chi di questo male si è fatto portatore".

E’ il momento del silenzio e della preghiera, per una madre che non ha retto alla tragedia più grande che si possa immaginare: non rivedere più il figlio che si ama.

Condoglianze a tutta la Famiglia Masala.