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I piccoli alunni della scuole elementare di Nule in sciopero, con le loro mamme fortemente preoccupate, fuori dalla scuola senza entrare in aula: questa la protesta contro la recente decisione dell’Istituto Comprensivo con sede a Bono, ma che include tutti i Comuni del Goceano, di creare una pluriclasse, "illegittima" secondo le stesse mamme, frutto di un accorpamento della seconda e terza classe.
Maria Pedde, portavoce dei genitori e madre di un bambino di terza, ha parlato ai microfoni di Sardegna Live spiegando le ragioni di questo sciopero.
“Fino alla settimana scorsa, in particolare dopo una riunione - ci spiega - era certo che venissero accorpate prima e seconda, e non seconda e terza. Invece, attraverso un messaggio su Whatsapp abbiamo poi scoperto che avrebbero creato una pluricalsse con gli alunni di seconda e terza. I programmi di queste due classi sono molto diversi e incompatibili tra loro e creerebbero ulteriori difficoltà ai bimbi, specialmente dopo 2 anni di Covid e conseguente didattica a distanza".
"Inoltre - continua la mamma - l’attuale terza ha dieci allievi, numero necessario secondo la legge per mantenere una classe singola, mentre la prima da sola avrebbe avuto 4 insegnanti. Invece ora ci si trova una classe di 18 bambini con solo 2 maestre, con programmi differenziati. Noi abbiamo a cuore l’istruzione dei nostri bambini e vogliamo sia tutelata”.
Al fianco delle mamme degli alunni della terza classe, anche quelle della seconda.
Dal canto suo, il dirigente scolastico di Bono, Antonio Alba, ha spiegato a L’Unione Sarda: “Ho ereditato questa situazione. Faremo allora due gruppi che seguiranno lezioni diverse”.
Si attendono quindi ulteriori sviluppi di questa vicenda.