La questione del chiuso numero nella spiaggia di Cala Luna , all'interno del golfo di Orosei, voluta dalla sindaca di Dorgali Angela Testone, finisce davanti al prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi, a causa delle contestazioni mosse dal primo cittadino di Baunei Stefano Monni.

Il prefetto ha convocato i due amministratori, che si contendono da decenni una delle spiagge considerate tra le più belle del Mediterraneo, raggiungibile solo via mare, domani alle 10:30 .

La sindaca di Dorgali aveva annunciato nei giorni scorsi un'ordinanza che imponeva il numero chiuso dall'1 agosto al 15 settembre, prevedendo la presenza di 600 persone al massimo in contemporanea. Ma Stefano Monni, che vanta anch'esso la sua giurisdizione sulla cala, aveva chiesto una decisione che fosse condivisa.

Angela Testone ha precisato di non aver emesso alcun provvedimento in attesa dell'incontro di domani.

L'ordinanza sul numero chiuso non è stata ben vista dalla Regione Sardegna , così come dai trasportatori marittimi , che in una nota stampa hanno voluto spiegare i motivi del loro dissenso.

"Abbiamo il dovere di portare alla conoscenza di tutti i nostri concittadini, in particolare poi dei nostri dipendenti e collaboratori, quanto realmente è accaduto nelle ultime settimane sul problema riguardante l’ordinanza della Sindaca di Dorgali Angela Testone, in merito al numero di persone da trasportare nella spiaggia di Cala Luna", si legge nel comunicato.

"Il 21 Giugno 2023 è stato convocato, dalla Sindaca, un incontro con tutti gli operatori del trasporto passeggeri, presso il cineteatro di Cala Gonone. In questa prima occasione da parte della stessa è stato proposto agli operatori la possibilità di trasportare, appunto nella spiaggia di Cala Luna, un numero massimo di persone pari a 175. La proposta è apparsa immediatamente irricevibile perché - spiegano Nuovo Consorzio Trasporti Marittimi, Agostino charter, Thunder srl e Consorzio Noleggiatori Cala Gonone - considerata la fortissima diminuzione rispetto alla capienza della spiaggia stessa, è stata ritenuta priva di una vera valutazione e delle analisi necessarie, frutto invece di decisioni quanto meno frettolose, senza alcuna considerazione delle molteplici ragioni che dovrebbero stare alla base di decisioni di questa portata. Molti operatori hanno abbandonato immediatamente l'incontro, considerando che la assurdità di partenza di tali numeri non avrebbe portato ad un confronto utile per raggiungere un qualche accordo che fosse un minimo rispettoso delle loro ragioni, degli impegni presi e sottoscritti con la previsione di penali, con le agenzie e con le organizzazioni operanti nel settore del turismo e delle vacanze".

"Il 29 giugno - prosegue la nota - in un secondo incontro tenutosi in Comune, il numero proposto veniva totalmente cambiato e, con stridente ma già significativo ripensamento rispetto a quello precedente, la sindaca mette sul tavolo della discussione una presenza di 450 persone massimo. E’ una cifra questa che, chi conosce le problematiche, il quantitativo di imbarcazioni e di tutti gli addetti al loro utilizzo, chi sa del lungo lavoro invernale tecnico e commerciale e ancor più degli impegni già sottoscritti dalle società degli operatori, non può esimersi dal giudicarlo totalmente insufficiente a coprire le sole spese correnti. In una situazione come quella attuale, in una stagione già ampiamente inoltrata, le conseguenze di una soluzione numerica come quella appena ricordata sarebbero catastrofiche per tutti gli operatori e i loro dipendenti: molte imbarcazioni resterebbero ferme, scatterebbe necessariamente l’obbligo ad operare tagli severi sul personale occupato, ne’ si potrà evitare il pagamento di penali su contratti già firmati, con una totale perdita di immagine e di credibilità sul mercato nazionale sia delle nostre aziende che della nostra località".

L’associazione di imprese fanno quindi un riepilogo della situazione e del funzionamento del settore:

"- le imbarcazioni viaggianti per 4-6 mesi sono 15;

- i dipendenti oggi operanti direttamente sulle imbarcazioni e i dipendenti a terra addetti a coordinare, a razionalizzare e dirigere il traffico, quelli che negli uffici hanno funzioni commerciali o contabili contano almeno 130 unità. Si può dire senza dubbio che in nessun altro settore della struttura economica del paese di Dorgali-Cala Gonone esista un livello di occupazione così elevato. Questo resta vero anche se si volesse considerare la dimensione annuale. L'associazione dei trasportatori di mare occupa 65 persone all'anno (la metà dei 130 semestrali). Questa occupazione è dunque oggi la più importante fra i tutti settori dell’economia della nostra comunità:

- il terzo incontro con la sindaca risale a qualche giorno fa, il 17 luglio, ed è avvenuto alla presenza di 2 rappresentanti delle società del trasporto passeggeri; quel giorno è stato prospettato un accordo sul numero, ancora diverso (450 a rotazione) e un accordo sulla gestione dei flussi. Dal provvedimento sono escluse le società che praticano noleggio e locazione gommoni e ovviamente lo stesso provvedimento non ha efficacia sulle imbarcazioni provenienti da tutti gli altri porti vicini;

Non si è infine voluto firmare alcunché neanche in questa circostanza, consapevoli che la scelta della penalizzazione ha riguardato ingiustamente solo le società di Cala Gonone, nella sua struttura, come già detto, con la capacità di gestire con impegno e senso dell’ordine il traffico di turisti che quotidianamente partono dal nostro porto. Si è lasciato l’incontro comunicando che comunque ci sarebbe stata collaborazione. Si sta già attuando un piano di gestione degli afflussi in spiaggia, non dando più la possibilità ai clienti di sostare tutta la giornata sull'arenile e riducendo, in tal modo, di oltre il 40 percento la presenza contemporanea dei turisti e tutto questo in collaborazione con le ditte che noleggiano i gommoni, che avranno il compito di dirottare gli stessi turisti negli orari in cui la spiaggia risultasse meno affollata".

Si deve ribadire - conclude il comunicato - che l'associazione di imprese condivide totalmente il principio che gli accessi a Cala Luna vanno contingentati, così come da anni questo avviene in tutte le altre spiagge del Golfo di Orosei; bisognerà solamente individuare un numero giusto, valutato e pesato sotto tutti gli aspetti, che tuteli prima di tutto il grande patrimonio naturale che tutti hanno il dovere di custodire e in particolare chi come questa associazione da questa tutela trae il suo legittimo interesse. Non si può non tenere conto naturalmente, per tutto quanto detto, delle realtà imprenditoriali legate direttamente e indirettamente alle visite delle spiagge. A tutto ciò ci si può arrivare e il Comune di Baunei ha ben operato in questo senso, solamente con un rispettoso e severo confronto tra pubblica amministrazione e attività imprenditoriali. Si potrà aprire un tavolo già in autunno, facendo per tempo e con fiducia i dovuti incontri e le dovute analisi sui numeri e sul loro reale impatto ambientale. Gli interventi fatti nella stagione in corso portano solo confusione, disagio e danni economici a tutta la comunità, non solo a quella direttamente e talvolta drammaticamente coinvolta dal problema".