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Nel corso della serata di martedì, la Polizia ha arrestato un nuorese 56enne, idraulico, accusato di detenzione di armi clandestine.
Da alcuni giorni, la Squadra Mobile stava monitorando con servizi di osservazione la zona “Su Nuraghe” di Nuoro, avendo appreso notizie circa l’esistenza di un laboratorio per la fabbricazione di armi da sparo. La conferma, ha spiegato la stessa Polizia, si è avuta martedì sera, quando una persona è stata trasportata all’ospedale San Francesco di Nuoro per una ferita alla gamba. Quest’ultimo, cosciente e non in pericolo di vita, dopo qualche reticenza, ha riferito di essersi ferito accidentalmente all’interno dell’abitazione di residenza con una pistola da lui modificata. I poliziotti, appresa la notizia, hanno proceduto alla perquisizione domiciliare rinvenendo, sul pavimento della camera da letto, una pistola clandestina. In cucina, occultate sotto i mobili della cucina, sono state trovate altre due armi clandestine, una delle quali con calcio telescopico, mirino laser, puntamento ottico e silenziatore. Inoltre, sono state sequestrate oltre trecento cartucce di fattura artigianale e un pugnale con lama di 23 centimetri.
All’interno di due delle tre armi da fuoco sono stati rinvenuti i rispettivi caricatori con un totale di 9 munizioni. Una stanza dell’abitazione era stata attrezzata proprio per modificare le armi e fabbricare il munizionamento, con l’utilizzo di sofisticata attrezzatura. L’elevata potenzialità offensiva delle armi, per altro, sarebbe riscontrata dalla ferita che l’indagato si sarebbe procurato accidentalmente con una di esse. I poliziotti della Squadra Mobile e delle Volanti hanno trovato anche una mensola in legno usata come bersaglio per testare le armi modificate: alcuni proiettili hanno trapassato la tavola, dello spessore di oltre 2,5 centimetri.
L’uomo, ha riferito sempre la Polizia, per attutire il frastuono prodotto dall’esplosione dei proiettili, utilizzava anche un pezzo di marmitta a mo’ di silenziatore.
Nella mattinata odierna il G.I.P. di Nuoro, Caludio Cozzella, accogliendo le richieste formulate dal P.M., Selene Desole, ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’idraulico, dimesso dall’Ospedale con una prognosi di 10 giorni.
Le investigazioni tutt’ora in corso sono volte ad accertare se le armi rinvenute siano state utilizzate in episodi delittuosi.