La Guardia di Finanza di Nuoro, da sempre impegnata in veste di Polizia Economico-Finanziaria anche nel costante monitoraggio dei flussi finanziari illeciti e nell’individuazione dei titolari effettivi delle ricchezze ingiustificate e dei beni accumulati illegalmente sul territorio nuorese, ha recentemente concluso un’indagine in materia di usura.

Un pensionato, P.P., di circa 70 anni residente a Borore, in provincia di Nuoro è stato denunciato perchè coinvolto in un giro di finanziamenti con tassi usurari a favore di varie persone bisognose di liquidità.

 

L’indagine delle Fiamme Gialle nuoresi fa seguito a una denuncia presentata, presso gli uffici delle Fiamme Gialle di Via Dessanay (nel quartiere di Badu e Carros della città di Nuoro) da parte di una coppia di coniugi.

 

Venivano riferite indicazioni in merito all’applicazione di condizioni inique e vessatorie riguardanti la concessione di vari prestiti di somme di denaro, a partire dall’anno 2005, da parte di un privato, al quale i due coniugi si erano rivolti dopo che tutti gli intermediari finanziari precedentemente contattati non avevano concesso loro nessuna linea di credito a causa del rischio di insolvibilità derivante dall’attività imprenditoriale svolta.

 

In particolare, a fronte di un primo prestito iniziale pari a 10.000 euro, l’usuraio aveva preteso il pagamento di 2.000 euro a titolo d’interesse, con l’applicazione di un tasso pari al 30%.

 

Ulteriori sette finanziamenti, che erano stati elargiti ai denuncianti da parte di P.P., si concludevano con la promessa di interessi usurari definiti con un tasso variabile tra il 30% e il 70%, a fronte di un tasso soglia annuale (oltre il quale scattava l’usura) mediamente praticato in quel periodo dalle società finanziarie che oscillava tra il 10 e il 14%.

 

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Nuoro, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Oristano, partendo dagli iniziali elementi contenuti nella denuncia/querela, svolgeva una serie coordinata di attività consistite in perquisizioni domiciliari, accertamenti bancari sui diversi rapporti finanziari, accertamenti patrimoniali sui beni mobili e immobili posseduti ed esame della documentazione contenuta nelle cartelle di concessione dei diversi finanziamenti.