E' giunta la parola fine alla giunta Soddu a Nuoro. Si è infatti tenuto ieri il voto sul bilancio di previsione che, con 11 voti favorevoli, 11 contrari e 3 assenti non permette al provvedimento di passare. Adesso arriverà quindi il commissario straordinario.

Un voto che ripropone il quadro del 16 maggio scorso, quando il bilancio aveva subito una prima bocciatura e dopo un mese di mediazioni, due votazioni nulle nel corso di un altro consiglio comunale, l'era Soddu, alla seconda legislatura, finisce davvero.

A girare le spalle al sindaco sono stati i consiglieri del campo largo, alcuni dei quali suoi ex alleati, mentre il centrodestra ha tentato di scongiurare l'arrivo del commissario con la proposta di una giunta di larghe intese. Soddu, prima di essere sfiduciato in aula, è intervenuto per 45 minuti in cui ha ripercorso i nove anni al governo della città, soffermandosi in particolare sugli ultimi mesi.

"Ho portato in aula il bilancio e non lo avete mai approvato - ha detto il primo cittadino - avreste dovuto farlo per dare alla città lo strumento per proseguire nella spesa delle risorse e poi mandarmi a casa con una mozione di sfiducia o andare dal notaio, ma non lo avete fatto. A me la proposta dei 3 consiglieri di centrodestra per un governo di larghe intese sembrava un'ottima proposta, ma la maggior parte delle forze delle forze politiche non hanno aderito. Arriverà il commissario che ho cercato in tutti i modi di scongiurare. Lascio con la coscienza a posto".

Il consiglio comunale si era aperto alle 18 con le dimissioni del presidente dell'assemblea Sebastian Cocco e dei due vicepresidenti Narciso Guria e Angelo Arcadu per "non essere strumentalizzati". La seduta è poi proseguita per cinque ore e mezzo con vari interventi che hanno riproposto il quadro degli ultimi mesi del "tutti contro tutti". 

Non sono bastati i voti dei due esponenti del centrodestra Pietro Sanna e Viviana Brau a scongiurare il commissario e nemmeno gli appelli al voto della maggioranza.