Si è conclusa all’alba di stamattina l’indagine “Cassiopea” della Polizia di Stato, che ha portato all’arresto di 28 persone, fra sardi, rumeni e albanesi, coinvolti in un vasto traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, armi e euro falsi dall’Albania alla Sardegna e al Nord Italia.

L’attività investigativa degli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile nuorese, diretta dal Vice Questore Aggiunto Fabrizio Mustaro, ha fatto luce su una fitta rete di spaccio nella provincia di Nuoro e nel nord-est della Sardegna.

Un nuorese e sei albanesi sono finiti in carcere mentre altri sei nuoresi, tutti pregiudicati, sono stati condotti agli arresti domiciliari. Tredici persone sono state sottoposte alla misura cautelare dell'obbligo di dimora e ad altre due è stato imposto di presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria. Fra gli arrestati anche due donne.

Trenta, complessivamente, le persone indagate per concorso nei reati di acquisto, detenzione a fine di spaccio e cessione di stupefacenti. Uno degli albanesi finiti in manette dovrà rispondere anche del reato di detenzione e trasporto illecito di armi da guerra. A tre degli arrestati è stato contestato anche il reato di aver speso monete false.

L’operazione di oggi vede impiegati oltre 120 poliziotti delle Questure di Nuoro, Sassari e Brescia, del Commissariato di Olbia, del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta e tre unità cinofile antidroga del CAIP di Abbasanta.

Gli arresti sono eseguiti anche in Romania con la collaborazione della Polizia rumena.

L’indagine era iniziata alla fine del 2011.

I dettagli dell'operazione saranno illustrati durante la conferenza stampa convocata oggi, alle ore 11.00, nel palazzo della Questura di Nuoro.