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Una delegazione di dirigenti scolastici, la responsabile del Csa provinciale, Pierangela Cocco, i segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil, Salvatore Pinna, Michele Fele e Felicina Corda, gli amministratori della Provincia di Nuoro partiranno a Cagliari per chiedere risposte alla presidenza della Giunta regionale sul taglio di cinque milioni di euro che potrebbe impedire il regolare funzionamento delle scuole secondarie. Pronti anche ad una "marcia su Cagliari".
La decisione è stata presa in un incontro delle istituzioni coinvolte riunite nella sede della Provincia. Il vertice è stato deciso proprio per organizzare la mobilitazione contro il tagli che mettono a rischio tutti i servizi relativi al funzionamento degli istituti di scuola secondaria: dalla manutenzione ai servizi di fornitura per il riscaldamento, energia elettrica, telefono e acqua. In forse anche i servizi per gli alunni disabili.
"Come Provincia abbiamo risorse sino a novembre - ha annunciato il presidente Costantino Tidu - poi non possiamo più onorare gli impegni".
Sul piede di guerra i dirigenti scolastici: "Il mio istituto ha una bolletta di Abbanoa di 80mila euro da pagare - ha spiegato Maria Antonietta Ferrante dirigente dell'Istituto tecnico per geometri di Siniscola - siamo a rischio slaccio. La situazione è insostenibile anche perché nella mia scuola ci sono molti ragazzi disabili e se la Provincia non erogherà i fondi per gli assistenti e per i trasporti non possiamo più garantire il servizio per gli alunni più deboli".
"I tagli sulla scuola non sono accettabili - hanno denunciato i segretari di Cgil, Cisl e Uil - per la Regione ci sono figli e figliastri e il nuorese è sempre stato figliastro".
A fianco dei sindacati anche il presidente della Confindustria nuorese, Roberto Bormioli. Preoccupati anche i dipendenti della società Nugoro Spa a cui il taglio dei finanziamenti comporta la perdita del posto di lavoro.