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La Guardia di Finanza di Nuoro, insospettita dalla presenza di un furgone dal quale venivano scaricate cassette di plastica emananti forti esalazioni di marijuana, è intervenuta all’interno di un’abitazione dove, come riferito dai militari, ha rinvenuto un vero e proprio deposito in cui erano stoccati 420 kg di sostanza stupefacente illegalmente detenuta e diversi macchinari utilizzati per il taglio e la lavorazione della stessa.
L’intervento, hanno spiegato i finanzieri, è proseguito con l’individuazione della località dalla quale la sostanza proveniva, consentendo così l’ulteriore sequestro di una intera piantagione sita nell’agro di Posada, con oltre 2300 piante di canapa, delle quali non è stato esibito il cartellino attestante la provenienza certificata delle sementi.
La complessiva attività posta in essere ha consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria di Nuoro, un imprenditore agricolo di 31 anni residente nel capoluogo, per la coltivazione finalizzata alla successiva cessione di sostanze stupefacenti.
L’esponenziale aumento delle coltivazioni di cannabis light che ha coinvolto in particolare la Sardegna, dove secondo uno studio del Centro Studi Agricoli di Sassari gli ettari di terreno destinati alla canapa sono triplicati negli ultimi due anni, ha indotto le fiamme gialle del Comando Provinciale di Nuoro ad intensificare i controlli, al fine di scongiurare la possibilità che una parte del raccolto proveniente da piantagioni legali venga destinato al mercato nero delle sostanze stupefacenti, al di fuori, pertanto, delle ipotesi previste dalla legge 242 del 2016 che disciplina il settore della coltivazione della canapa light.