PHOTO
Il Teatro Eliseo di Nuoro ha appena ospitato uno spettacolo unico e molto probabilmente irripetibile dal titolo “Le pagine nascoste. Grazia Deledda tra eros e segreto”, che in poco tempo ha registrato il tutto esaurito.
Gavino Murgia, artista della musica che non conosce confini, che innesta su radici solide di un’identità condita di passione e talento, ha dato ancora una volta prova del suo temperamento riconosciuto anche sul piano internazionale. Il risultato è sintesi dell'audace genialità musicale di Gavino (valsa collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali) con l’amore e la valorizzazione della sua terra e cultura.
L’omaggio a Grazia Deledda, in chiusura delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita, ha sfogliato alcune delle pagine più intime della scrittrice nuorese, in cui i moti che muovono erotismo e sensualità trovano misura dentro lo stile della sua opera narrativa.
La voce del racconto, inaspettata e fuori dall’ordinario, è stata quella di Piero Pelù (che spesso visita la zona nuorese e barbaricina e dal 2019 è cittadino onorario di Oliena), a suo agio e perfettamente calato in un ruolo a cui ha dato personalità e spessore.
Marcello Fois, nelle note introduttive, ha messo in luce il valore delle tante iniziative che hanno accompagnato il lungo periodo delle celebrazioni deleddiane, dando impulso alla riscoperta di una figura fortemente rappresentativa e troppo spesso trascurata.
Tra intrecci di note del sax soprano di Gavino Murgia, col supporto della band di apprezzati musicisti suoi compagni di viaggio, e le letture del rocker fiorentino, la serata è corsa via per il pubblico delle grandi occasioni che ha gremito il Teatro, attento e partecipe.
Gran finale a sorpresa: Pelù e la formazione hanno dato vita ad una versione inedita di “Gigante’’, brano presentato a Sanremo 2020 (classificatosi quinto) che ha segnato la prima partecipazione al festival del rocker con più di 40 anni di carriera.
Tutto il teatro è saltato in piedi ballando e cantando in questa atmosfera senza tempo.
Momento delicato e di grande impatto emotivo quello che ha reso omaggio a Michela Murgia la quale a sua volta, con la voce in diffusione, rende onore alla Deledda con la lettura di un passo legato alle donne nella tradizione sarda.