“Una maggioranza a brandelli. Nel consiglio comunale di ieri, dopo che il centrosinistra è andato sotto per due volte sul numero legale, il PD decide di abbandonare l'aula e fa saltare la seduta. Rimangono solo l'opposizione e qualche consigliere di maggioranza. Ma non basta. Non ci sono i numeri per andare avanti e quindi le due delibere proposte dalla giunta e quella sulla riduzione dei gettoni di presenza proposta dall'opposizione saltano”. 

“Dopo l'audizione del garante dei detenuti il gruppo misto abbandona l'aula. Le assenze in maggioranza e nel PD sono pesanti. Mancano interi gruppi e questa volta Bianchi non può contare nemmeno, com'era accaduto sul bilancio, sui due ex consiglieri dell'UDC che non si presentano proprio. Al momento della votazione della delibera proposta dall'assessore Deiara in aula non ci sono i 21 consiglieri necessari. Nuovo appello per la verifica del numero legale. Tutta l'opposizione rientra per consentire la prosecuzione della seduta. Si continua. Seconda votazione. La maggioranza va di nuovo sotto. Non ci sono i numeri. Dopo il secondo schiaffo arriva il rompete le righe di Bianchi”.

“Una seduta da psicodramma per il centrosinistra, iniziata votando contro le proposte dell'opposizione per la prosecuzione dei lavori oltre le 21.30 e l'immediata discussione della riduzione del gettone. È proprio la delibera sulla riduzione del gettone il piatto forte della serata. Se ne riparlerà comunque al prossimo consiglio e lì si vedrà”. 

“Lo spettacolo offerto anche ieri dal centrosinistra è stato imbarazzante. È ormai chiaro che la coalizione che ha vinto le elezioni, dilaniata dalle faide interne, non ha più i numeri per governare. A sostenere Bianchi non c'è più una maggioranza ma una somma di minoranze sfilacciate e fuori controllo. Il bilancio è stato votato da 17 consiglieri su 41 (sindaco compreso). Ieri non è stato possibile andare oltre una semplice audizione. A questo punto sarebbe più responsabile, da parte del primo cittadino, ammettere la fine di questa disastrosa esperienza amministrativa e porvi fine”.

“In queste condizioni, senza una maggioranza, Nuoro è senza un governo, ostaggio delle divisioni di un centrosinistra che comunque non ne vuole sapere di lasciare le poltrone che occupa da vent'anni”. 

“L'amministrazione Bianchi non ha un progetto per la città ed è ormai evidente che non ha nemmeno più una maggioranza. Per superare questa situazione di paralisi c'è solo una cosa da fare: tornare tutti a casa e ridare la parola ai cittadini. Bianchi dovrebbe prenderne atto e rassegnare le dimissioni”.

 

Pierluigi Saiu (Capogruppo PDL)

Paolo Manca (Capogruppo La Città in Comune)

Marcello Seddone (Capogruppo Nuoro Futura PSd'Az)

Peppe Montesu (Consigliere PDL)

Pietro Sanna (Consigliere PDL)

Pietro Salis (Consigliere PDL)