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Giancarlo Dionisi , prefetto di Nuoro , ha detto ai sindaci del territorio convocati questo pomeriggio nella sede della Questura di Nuoro, nel corso del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, a seguito dell'escalation di attentati contro gli amministratori locali: " Non c'è un vero e proprio allarme attenti nel Nuorese , ma abbiamo bisogno di lavorare in sinergia per individuare le criticità e arginarle prima che sfocino in violenza ".
L'ultima, la bomba ad alto potenziale è esplosa il 16 marzo scorso nel Municipio di Ottana che ha provocato seri danni all'edificio. Per avallare le sue parole il rappresentante dello Stato ha dato alcuni numeri: gli attentati nel 2020 erano stati 21, lo scorso anno sono stati 8 e nei primi tre mesi del 2024 se ne sono registrati 4: prima dell'attentato di Ottana è stata data alle fiamme l'auto del sindaco di Oniferi e sono apparse delle scritte minatorie contro il primo cittadino di Lanusei. " La provincia di Nuoro non ha bisogno di Forze dell'ordine di cui c'è una presenza molto più alta che nelle alte province sarde - ha detto il prefetto davanti ai sindaci, alla procuratrice di Nuoro Patrizia Castaldini e ai vertici delle forze dell' ordine -.Ci sono 7 commissariati della Polizia di Stato a fronte dei 3 commissariati della provincia di Cagliari e c'è un carabiniere ogni 250 abitanti contro uno ogni 750 abitanti nel cagliaritano.Quello che vi chiedo come amministratori è di segnalazione qualsiasi criticità si presenti nei vostri paesi e di manutenere gli impianti di sorveglianza in ogni paese, i finanziamenti ci sono e sono il vero deterrente di questi fenomeni ".
Dopo l'intervento del prefetto l'incontro è proseguito a porte chiuse: " Io sono qui per chiedere al prefetto che il governo si occupa delle zone interne ma non solo dal punto di vista della sicurezza - ha sottolineato il sindaco di Ottana Franco Saba - In questo territorio stiamo tornando indietro rispetto al passato: non abbiamo sanità, scuole, servizi mancano le infrastrutture essenziali per poter vivere dignitosamente. Qui bisogna invertire la tendenza anche sul lavoro: i manovali lavorano tutti ma non lavorano le menti che vanno via dal territorio depauperandolo della ricchezza maggiore ".
Foto: 7colli.it