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“Domenica mattina mia moglie Maria Deriu ha avuto un brutto episodio lipotimico.” A scriverlo su Facebook è Antonio Tonino Arcadu, sul gruppo ‘Sei di Nuoro se…’. Il signor Arcadu si è esposto pubblicamente per segnalare un caso di buona sanità in Sardegna, e precisamente a Nuoro. “Desidero esprimere riconoscenza e gratitudine agli operatori del 118 che sono intervenuti con tempestività e professionalità; il gruppo del pronto soccorso che la ha premurosamente assistita ed infine i volontari dell'associazione
Barbagia Emergenza di Mamoiada che con la loro ambulanza ne hanno permesso un confortevole rientro a casa.
Sentita la Direzione strategica aziendale dell’ASL n. 3 di Nuoro, la stessa ha commentato “Sentiamo l’esigenza di ringraziare il signor Arcadu per il bel post che, volentieri, abbiamo a nostra volta condiviso sulle nostre pagine social, nel quale tra le altre cose si dà testimonianza della grande professionalità e umanità dei professionisti della sanità nuorese. In particolare, l’equipe del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Francesco”
Dopo una fase a volte caratterizzata da criticità importanti - dalla pandemia del Covid-19, che ha duramente pesato sulla sanità a livello globale, alla “fuga” dei medici dal delicato settore della medicina di emergenza-urgenza (anch’essa comune a tutta Italia) - la ASL n. 3 di Nuoro, in questi ultimi mesi, ha deciso di investire sulle risorse materiali e umanein quella che è da sempre considerata la porta d’accesso del più importante ospedale del Centro-Sardegna.
Una ristrutturazione importante, a cominciare dalla “stabilizzazione” della direzione del reparto, con l’incarico affidato al primario Michela Matta “Prima di Nuoro ho lavorato anche in altre realtà – commenta la dottoressa Matta – ma devo dire che i colleghi medici, così come il personale infermieristico (a iniziare dal coordinatore Pietro Pittalis, che ringrazio per il supporto sempre decisivo) e gli OSS, sono professionalmente e umanamente eccezionali, e sono stati capaci di “reggere” l’onda d’urto anche quando l’ospedale era più in sofferenza. Tra le innovazioni introdotte mi piace segnalarne due in particolare: intanto siamo uno dei pochissimi ospedali in Sardegna ad aver introdotto per primi i nuovi percorsi ‘fast track’, che già esistevano per alcune specialità e che adesso abbiamo implementato per altri ambiti, in accordo con i primari dei vari reparti (Urologia, Ortopedia e Otorinolaringoiatria)”. Il primario parla di una nuova procedura organizzativa messa in atto con l’obiettivo di ottimizzare il modello di risposta assistenziale ai pazienti con sintomi/segni a carattere di minore urgenza. Il percorso ‘veloce’ viene attivato direttamente dall’infermiere di triage del Pronto Soccorso il quale, dopo una prima valutazione, attribuisce al paziente un codice con il grado di priorità per poi indirizzarlo alla valutazione di uno specialista direttamente nel reparto. Nel fast track è il medico specialista ad effettuare la visita che viene erogata con una tempistica compatibile con la priorità assegnata al triage. “L’altra importante novità – conclude la Dottoressa Michela Matta – è la nuova sala delle simulazioni: l’abbiamo organizzata quest’anno, abbiamo tre simulatori e ci servono per mantenere le skills (per skills si intendono le abilità procedurali, manuali e relazionali) che servono per i medici d’urgenza (intubazione, drenaggi toracici, accessi venosi centrali). E questo dà un ulteriore entusiasmo a tutti noi operatori del Pronto Soccorso di Nuoro”.