«Una rapina. Esattamente come è stata la Tarsu. Così sarà la nuova Tares». Sono queste le parole che usa il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, Pierluigi Saiu, per definire la nuova tassa sui rifiuti. «Approvata quasi di nascosto dalla Giunta comunale lo scorso 11 luglio - prosegue Saiu - e resa pubblica il 23. Senza un vero dibattito in Consiglio o in commissione. Con la solita faccia tosta di chi parla di democrazia e di rispetto per l'opposizione, le nuove regole sulla Tares sono state approvate dalla Giunta che è organo espressione della sola maggioranza. Un modo, insomma, per evitare il fastidio di un dibattito, quello in Consiglio, che avrebbe messo di fronte alle proprie responsabilità proprio questa maggioranza in Comune. La delibera approvata smaschera alcune bugie che ci sono state raccontate in questi anni e conferma alcune irregolarità denunciate proprio con la Tarsu. I cittadini nuoresi inizieranno a pagare la Tares a partire dal 31 agosto e pagheranno un importo pari al 100% di quanto pagato con la Tarsu per il 2012 (più la maggiorazione di 30 centesimi per metro quadro). La Tares però obbligatoriamente deve coprire il 100% del costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Se i cittadini pagheranno una Tares pari al 100% della Tarsu dell'anno scorso allora vuol dire che anche gli anni passati la Tarsu copriva integralmente i costi del servizio, e non l'89% come ci hanno raccontato. Questo conferma quello che per anni abbiamo detto e cioè che il Comune di Nuoro ha sottratto illegittimamente somme dalle tasche dei nuoresi. E continuerà a farlo con la Tares. La commissione tributaria infatti ha riconosciuto che la Tarsu copriva il 140% del costo del servizio. Questo significa che anche la Tares coprirà il 140 % del costo del servizio e che ogni contribuente pagherà il 40% in più di quello che deve. E questo non è colpa di Monti! E' colpa di questa amministrazione che spreme i cittadini oltre i limiti del dovuto. Con la Tares, insomma, la rapina continua. Lo Stato inventa nuovi balzelli e il Comune di Nuoro li usa per spremere ancora di più i suoi cittadini. Basta ricordare l'aumento dell'IMU su seconde cose e locali commerciali e industriali, aumento votato dalla maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale, o all'aumento dell'addizionale IRPEF, anche quello votato in Consiglio da questi signori».

«L'entrata in vigore della Tares - conclude Saiu -  era l'occasione per restituire ai nuoresi un po' di quei soldi che in questi anni sono stati richiesti loro illegittimamente. Era l'occasione per premiare i cittadini virtuosi nella raccolta differenziata. Invece non è stato fatto. La Tares sarà come la Tarsu, un po' più salata, e chi dice che la colpa è solo di Monti che l'ha introdotta racconta una balla, perché il Comune ha grosse responsabilità».

«Abbiamo fondati dubbi sulla legittimità di questa delibera » attacca Peppe Montesu, coordinatore cittadino del PDL. «La definizione della tariffa è infatti competenza del Consiglio comunale e non della Giunta. La legge parla chiaro e basterebbe guardare a quello che hanno fatto altri comuni per rendersene conto. Chi ha deliberato prima di noi lo hanno fatto in Consiglio. E' un atto grave che non solo esprime scarso rispetto per chi, come noi dell'opposizione, deve esercitare un controllo severo su quello che fa la maggioranza, ma che conferma una approssimazione anche di tipo amministrativo molto preoccupante. Si farà pagare ai cittadini una nuova tassa con una tariffa che il Consiglio non ha discusso adducendo supposti motivi di urgenza ma altre volte il Consiglio è stato convocato in fretta e furia per ragioni anche meno importanti. Siamo sicuri che i ricorsi dei contribuenti non tarderanno ad arrivare. La responsabilità della Giunta Bianchi-Moro in questa vicenda è gravissima così come quella di chi ha consentito questa operazione esprimendo pareri di legittimità favorevoli. Noi non intendiamo, nella maniera più assoluta, sorvolare su questo salasso che viene compiuto da questi vampiri che intendono ancora una volta affondare i loro canini succhia sangue sul collo di una Città esausta».