"E' partita il 17 settembre scorso la seconda fase del bando POIC. Sulle tv locali, in questi giorni, è facile vedere spot che pubblicizzano questa nuova opportunità per le imprese sarde. I POIC, progetti operativi di imprenditoria comunale, sono strumenti che mirano infatti a sostenere le imprese con contributi rimborsabili o sgravi fiscali. 

Le risorse (PISL-POIC) complessivamente ammontano a 31 milioni di euro.

Fino al 31 dicembre potranno essere presentate le domande per ottenere un finanziamento che arriva a un massimo di 50.000 euro per ogni attività.

Quali imprese possono partecipare però?

Quelle che ricadono nei comuni che hanno superato la prima fase del bando e si sono aggiudicati il diritto di accedere ai fondi. Tra questi comuni, ovviamente, non c'è Nuoro. La nostra domanda è, infatti, partita in ritardo e noi siamo stati tagliati fuori. 

Le imprese nuoresi beneficiarie sarebbero state venti. La lentezza nella spedizione della domanda da parte del Comune è stata fatale ed è costata a questa città un milione di euro di incentivi che sono andati ad altri comuni più veloci del nostro. Bitti, per esempio, ha fatto partire la sua domanda a mezzanotte e sei secondi, il comune di Nuoro quasi otto ore dopo, quando i fondi erano ormai esauriti. Una buona opportunità persa a causa dell'incapacità di chi governa il Comune. 

Al danno si è però aggiunta la beffa! Il sindaco di Nuoro si è, infatti, subito affrettato a dire che quei soldi sarebbero stati recuperati e che la nostra città sarebbe rientrata nonostante la domanda spedita in ritardo. " Nuoro classificata al trentaduesimo posto è dentro e godrà del finanziamento", queste sono state le sue parole. 

Con determinazione n. 24385/2776/D.G., però, il direttore generale dell'assessorato regionale al lavoro apre la seconda fase del bando e Nuoro non c'è! Ma come? Non ci aveva detto Bianchi che saremmo stati recuperati? Guardando gli atti dell'amministrazione regionale siamo fuori.

Cos'è successo? E' successo che il sindaco di Nuoro ha preferito fidarsi di un comunicato stampa dell'assessore regionale al lavoro (PDL), che prometteva nuovi fondi, senza verificare come stavano davvero le cose. Abbiamo quindi assistito all'incredibile teatrino di un sindaco PD che difendeva un assessore regionale (PDL) che faceva una promessa che ancora non è stata mantenuta. Sarebbe bastato informarsi, verificare se c'era stata effettivamente una variazione di bilancio per aumentare quella dotazione finanziaria. Invece no. Superficialità e demagogia hanno prevalso. 

Per fortuna, però, qualche persona seria c'è anche nel PD. E infatti il 12 settembre scorso Vincenzo Floris ha presentato un'interrogazione all'assessore al lavoro sul mancato aumento dei fondi. La vicenda ha comunque del grottesco. Il Comune manda in ritardo la domanda e perde i soldi. L'assessore regionale (PDL) dice che saranno stanziati altri fondi. Il sindaco di Nuoro (PD) canta vittoria e accusa subito l'opposizione cittadina (di centrodestra) che invece ci aveva visto giusto. I soldi però non arrivano e l'ex assessore al lavoro del comune di Nuoro, oggi in regione, presenta un'interrogazione a riguardo. Morale della favola le imprese nuoresi sono rimaste a bocca asciutta e la nostra città (a ora) ha perso un milione di euro. Ci troviamo di fronte a un vero pasticcio. Una specie di nuova forma di larghe intese di cui avremmo fatto volentieri a meno. 

L'augurio, allora, è che l'assessore al lavoro mantenga gli impegni presi e non segua il cattivo esempio del sindaco di Nuoro. In sede di bilancio regionale bisognerà trovare il modo per aumentarla davvero quella dotazione e consentire anche alle imprese nuoresi di beneficiare di quelle agevolazioni a cui per ora non hanno accesso perché il Comune di Nuoro ha mandato in ritardo la domanda."

Pierluigi Saiu, Capogruppo Pdl