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“Giù le mani dall’Asproni”. Tanti gli striscioni esposti questa mattina durante del sit-in di protesta organizzato a Nuoro contro il piano di dimensionamento scolastico, che vedrebbe lo storico Liceo "Giorgio Asproni" perdere la propria autonomia per essere accorpato al Liceo delle Scienze umane "Sebastiano Satta".
Studenti, insegnanti e personale Ata si sono ritrovati in piazza e hanno manifestato anche davanti alla sede della Provincia contro quello che viene definito “un mero calcolo ragionieristico, a discapito della qualità”.
“Una decisione che andrebbe assolutamente rivista - ha affermato ai microfoni di Sardegna Live il dirigente scolastico Antonio Fadda – Riteniamo questo piano non adeguato perché prevede solo la programmazione della rete scolastica ma non dell’offerta formativa, quindi si tratta di un piano non completo. La mia impressione – ha spiegato il dirigente scolastico - è che si sia fatta una mera somma di numeri per raggiungere il numero di autonomie pianificate ma senza tener conto della programmazione dell’offerta formativa. In un piano così complesso i parametri da tener conto sono tanti”.
“Il Liceo Asproni è da 160 anni la culla dell'Atene sarda – hanno sottolineato gli organizzatori della manifestazione – Lì hanno studiato Indro Montanelli, i Satta, Sebastiano e Salvatore, Attilio Deffenu e Antonio Ballero. L'Asproni è un presidio di cultura quasi secolare, un patrimonio culturale immateriale: tanti i giovani liceali che, negli anni, hanno contribuito alla crescita sociale della città e servito il paese in tutti i campi, dalla pubblica amministrazione alla magistratura, dalla scuola all’arte e all’impresa”.
“È doveroso dare un segnale per un’istituzione scolastica che è un monumento anche identitario della città di Nuoro. Una parte fondamentale del paese e della sua storia” hanno ricordato.