È ancora aperta la caccia al commando armato che questa mattina, intorno alle 10:30, ha assaltato un furgone portavalori della Mondialpol lungo la provinciale 24, tra Torpè e Lodè. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero almeno quattro i banditi coinvolti nel colpo. La polizia di Stato ha immediatamente avviato un’imponente operazione di ricerca, con decine di posti di blocco e perquisizioni mirate in tutta la provincia di Nuoro.

L'assalto

Le indagini stanno facendo luce sulla dinamica dell’assalto, ormai più chiara: il furgone, dopo aver attraversato il centro abitato di Torpè, era diretto a Lodè quando è stato preso di mira dai rapinatori. Armi in pugno, i malviventi hanno aperto il fuoco, esplodendo almeno dieci colpi contro il mezzo blindato. L’autista, nel tentativo disperato di sottrarsi all’attacco, ha ingranato la retromarcia percorrendo circa cento metri, ma la manovra si è rivelata inutile. Bloccato, è stato costretto a scendere sotto la minaccia delle armi, mentre i banditi si impossessavano della valigetta contenente il denaro.

Sul luogo dell'assalto, gli specialisti della polizia scientifica hanno repertato almeno sette bossoli calibro 12. Presenti anche gli uomini della Squadra mobile di Nuoro e del commissariato di Siniscola, impegnati nelle indagini. Nel frattempo, una delle auto usate per la fuga è stata ritrovata nei pressi di Lodè. Fortunatamente, il vigilante della Mondialpol è uscito illeso dall’assalto, sebbene comprensibilmente sotto choc.

Colpo fallito?

Sul posto sono accorsi diversi colleghi e la responsabile della società di vigilanza, Rita Achenza. Quest’ultima ha confermato che il bottino sarebbe inferiore ai 100mila euro, probabilmente attorno ai 90mila. Tuttavia, il colpo potrebbe rivelarsi un fallimento per i rapinatori: il dispositivo antirapina si sarebbe attivato correttamente, macchiando le banconote con inchiostro indelebile e rendendole di fatto inutilizzabili.

Le forze dell’ordine proseguono le ricerche per stringere il cerchio attorno alla banda.