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Il dispositivo di sicurezza che macchia le banconote con una sostanza indelebile, come comunicato dalla dirigenza della Mondiapol, ha funzionato durante l'assalto al furgone portavalori avvenuto ieri, giovedì 13 marzo, sulla provinciale 24 tra Torpè e Lodè, in provincia di Nuoro, lasciando quindi il commando con un pugno di mosche. Il mancato bottino è di circa 90mila euro.
Intanto le indagini sull'attacco continuano senza sviluppi significativi, nonostante le attività degli investigatori tra posti di blocco e perquisizioni mirate. Del commando non c'è ancora traccia, anche se è stata ritrovata una delle due auto utilizzate dai malviventi, una Wolksvagen Polo rubata precedentemente a Ortueri e abbandonata in direzione di Lodè. I criminali in fuga hanno lasciato l'auto senza incendiarla, all'interno della quale la polizia ha scoperto chiodi e una tanica di benzina.
L'agguato è stato eseguito con armi da fuoco, sparando almeno dieci colpi contro il furgone, quasi tutti a breve distanza. La scelta della zona isolata e priva di copertura telefonica per l'attacco, così come il prendere di mira un furgone della Mondialpol con un solo operatore a bordo, non è stata casuale. Nonostante lo shock, il vigilante non è rimasto fortunatamente ferito durante l'aggressione.