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“Tra ieri ed oggi due nuovi episodi hanno confermato ancora una volta quanto denunciamo da tempo in tutte le sedi deputate: i poliziotti del Nuorese sono sottoposti ad una pressione ormai parossistica e, se non cambia immediatamente la gestione, si rischiano conseguenze ancor più disastrose, se non tragiche e questo non lo possiamo assolutamente permettere”. Così Vincenzo Chianese, segretario generale di Equilibrio Sicurezza. Gli fa eco Giovanni Cabras, segretario di Nuoro e Sardegna: “Dopo le violenze di uno straniero da espellere, subite il 12 marzo scorso da colleghi molto esperti, oggi sono stati impiegati colleghi molto giovani che hanno subito anche lesioni da un altro immigrato irregolare da espellere”.
La denuncia: "Gestione critica degli accompagnamenti per le espulsioni"
“Le disposizioni del Capo della Polizia - prosegue - parlano chiaro: gli accompagnamenti per espulsioni devono essere divisi tra le varie Forze di polizia ma a Nuoro, nonostante le nostre reiterate denunce, l’Autorità di pubblica sicurezza continua a gravarne solo i poliziotti su cui pesano anche scelte gestionali che ne violano i diritti e mettono a repentaglio la sicurezza”.
Siniscola: "Operazione costosa e fallimentare"
“In nessuna parte d’Italia si era mai vista una operazione ad ‘alto impatto’ così lunga, costosa e fallimentare come quella attuata a Siniscola - attacca Chianese -. Anziché trasferire uomini, come proponevamo noi, si è preferito dilapidare ingenti risorse pubbliche in servizi di clamorosa inadeguatezza. Solo ieri il Questore si è deciso a trasferire parte degli uomini sin qui ‘aggregati’ a caro prezzo, ma non si tratta del primo caso di uso disinvolto dello strumento dell’aggregazione onerosa: oltre a un clamoroso caso specifico, si continua ad adoperarla per la vigilanza del Cpr di Macomer, anziché trasferire al locale commissariato dipendenti che ne hanno diritto”.
"Auto incendiate ed esplosivi: situazione fuori controllo"
“Nel frattempo, oltre alla rapina al portavalori del 13 marzo, nell’ultimo mese, a Siniscola e dintorni sono state ben quattro le auto incendiate e, inoltre - chiosa il leader di ES Polizia - una di esse è stata incendiata nel tardo pomeriggio in pieno centro e su un’altra è stato collocato dell’esplosivo: se non basta quell’autovettura era di proprietà di un carabiniere”.
"A rischio la sicurezza dei poliziotti"
“La sicurezza dei cittadini e degli appartenenti alle Forze di polizia nel nuorese è a fortissimo rischio: proprio stanotte è stata incendiata la casa di un collega di Tortolì che aveva già subito minacce anonime e dirette di pregiudicati, cui l’anno scorso avevano già bruciato l’autovettura e, ciononostante, a Nuoro nessuno lo ha mai aiutato - continua Cabras -. Capita non di rado che i servizi di vigilanza del Cpr previsti da ordinanza dell’Autorità di pubblica sicurezza come da disposizioni del Ministro dell’interno vengano sguarniti e che ai colleghi distolti non venga riconosciuto il trattamento economico normativamente previsto: alle nostre denunce in proposito il Questore non ha mai dato risposte convincenti”.
“Vanno rinforzati i commissariati di Macomer, Siniscola e Tortoli che devono poter indagare anziché fare solo controlli per le statistiche per la sicurezza reale anziché di facciata; gli accompagnamenti vanno ripartiti tra le Forze di polizia; va ripristinato il rispetto delle regole per gli orari di servizio, per la mobilità e il trattamento economico. Prima che sia troppo tardi - afferma il segretario di Nuoro e Sardegna -. Abbiamo chiesto un incontro urgente al Prefetto di Nuoro e valutiamo una manifestazione per la ricorrenza della Festa della Polizia perché qui, purtroppo, non abbiamo nulla da festeggiare, perché siamo ormai giunti al limite dell’umana sopportazione e un cambio di questa gestione irregolare e per noi fallimentare ormai non può più essere rimandato”.
“Segnaleremo con la necessaria forza questa incresciosa situazione lanciando un accorato, argomentato ed esplicito appello al Capo della Polizia Pisani”, conclude infine Chianese.