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"Più volte abbiamo chiesto un incontro con le Istituzioni senza ricevere alcuna risposta. Ignorarci potrebbe sembrare la soluzione migliore per qualcuno, ma non è così, come ben sa chi era nella Giunta precedente. Non è più tempo di “sconti”; le elezioni sono passate da un pezzo e continuiamo a sentire storielle del tipo “siamo stati appena eletti”.Sarà questa la cantilena che dovremo ascoltare per i prossimi quattro anni?".
Comincia così la lettera aperta del gruppo per la difesa della sanità pubblica, "Allerta in Barbagia", al ministro della Sanità, Orazio Schillaci, alla presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, all'assessore alla Sanità Regione Sardegna, Armando Bertolazzi, alla Commissione Sanità Regione Sardegna al direttore generale della ASL 3 Nuoro, Paolo Cannas.
"Possiamo capire che forse non siamo simpatici alla politica, ma vogliamo ricordare che le istituzioni dovrebbero rappresentare tutti e confrontarsi con tutti. Dov’è finito il “noi” che urlavate prima delle elezioni? Sicuramente nello stesso posto dove è finita la Sanità, che doveva essere la priorità di questa Giunta. Intanto, le persone continuano a non potersi curare, nonostante più del 50% del bilancio regionale sia destinato alla sanità - prosegue la lettera - Si parlava di avere le soluzioni in tasca per tutto, ma dove sono finite? Come gruppo, da anni chiediamo di commissariare la ASL di Nuoro, sono mesi che annunciate il
commissariamento di tutte le ASL, ma sono solo annunci".
Avevamo incontrato la presidente a Desulo (eravamo stati invitati dal Sindaco) - prosegue la lettera del gruppo "Allerta in Barbagia" - e con chiarezza le avevamo detto, oltre al fatto che non aveva risposto alle nostre lettere, che per noi sarebbe stata la nostra Presidente quando avremmo visto comportamenti e risposte da ritenerla tale. Vi sembra di vedere risposte? Oppure riteniamo che ci stia rappresentando?".
"Parliamo ora della ASL di Nuoro - prosegue la lettera -. Cominciamo con il Distretto e Ospedale di Sorgono,
cosa dire dell’ambulanza del 118 che viaggia spesso senza medico a bordo? C’è una carenza di medici nel reparto di medicina e nel pronto soccorso. Il sabato e la domenica non è presente un medico radiologo e la teleradiologia non esiste. Mancano medici specialisti e, giusto per fare qualche esempio, la mancanza di un pediatra costringe i nostri bambini a fare i pendolari sin dalla nascita, Per quanto riguarda l’ortopedico è vietato cadere e avere traumi perché chissà dove andrete a finire. Non dimentichiamo che, ci risulta, l’elisoccorso non vola di notte e in condizioni meteo avverse, perciò a breve vi raccomandiamo di armarvi di slittini."
"Una domanda - si chiede il gruppo -. I pazienti che non possono essere seguiti a Sorgono quanto tempo si
impiega prima che vengano presi in carico in un altro ospedale? Dulcis in fundo, per quanto riguarda Sorgono, ci chiediamo come mai è presente (da mesi) un mammografo di ultima generazione "costato chissà quale cifra" mai usato. E’ forse un nuovo tipo di souvenir? E adesso vogliamo parlare del San Francesco di Nuoro, dell’ortopedia e del fatto che fa solo interventi programmati. Saremo curiosi di sapere se un paziente, in seguito a un intervento programmato, ha bisogno di degenza, in quale reparto finirà? Per i
traumi e le urgenze come si fa? Anche qui in quale parte della Sardegna si rischia di finire? Qualche giorno fa ci è giunta voce che il primario del pronto soccorso si è dimesso e, se così fosse, siamo curiosi di sapere il perché".
"E ancora vogliamo parlare dell’oncologia? Quanti medici mancano? In oculistica è tutto a posto? E negli altri reparti? Oppure vogliamo parlare dello Zonchello? In entrambi gli ospedali negli ultimi anni quanti medici sono andati via? Ah, e la ASL 3 di Nuoro, che dai giornali, sembra sempre sul podio dei vincitori. A noi sembra che l’unica cosa che va perfettamente bene sia lo stipendio di qualcuno".
"Detto questo - conclude il gruppo "Allerta in Barbagia" - chiediamo che nel Distretto e Ospedale di Sorgono, al San Francesco e allo Zonchello di Nuoro, e in tutti gli Ospedali della Sardegna, sia presente almeno tutto quanto previsto negli atti aziendali. Chiediamo che la ASL 3 di Nuoro venga commissariata, chiediamo che l’Assessorato regionale alla Sanità venga commissariato e a questo Consiglio e Giunta Regionale chiediamo di fare un favore ai Sardi andando a casa. Noi non siamo interessati a nomi, cognomi o colori: il nostro Gruppo continuerà a lottare civilmente finché il diritto alla salute e alla vita non verrà rispettato".