Sabato scorso, a Teti, in occasione del Carnevale del BIM, la comunità di Teti e l’amministrazione comunale hanno consegnato alla presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde il prestigioso 'Demone d'Argento'. Un riconoscimento che, come descritto nella motivazione, simboleggia la profonda vicinanza e amicizia che lega le due parti, non solo a livello istituzionale.

Per la governatrice, che ha preso parte al convegno "Carnevali di Sardegna – Arte, Storia, Mistero”, è stata una mattinata ricca di emozione, soprattutto quando il sindaco di Teti Costantino Tidu ha ricordato i nonni e il padre di Alessandra Todde.

“Mi sono emozionata molto perché per me venire in questi luoghi significa tornare alla mia infanzia, ai miei nonni. Questo territorio è parte di me. Mia nonna Francesca è stata la maestra di Tiana, mio padre ha vissuto qui prima di trasferirsi a Nuoro, e la mia famiglia ha sempre mantenuto un legame fortissimo con questi luoghi”.

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Lo scorso anno, in occasione della festa del papà, la presidente Todde aveva ricordato con grande affetto e profondità il legame speciale con suo padre: “Mio padre Giovanni insegnava matematica e fisica, era innamorato dei numeri e da lui ho imparato moltissimo. Mi ha regalato il mio primo computer, un Commodore Vic 20, quando ero piccolissima. Avrebbe desiderato terminare gli studi da ingegnere, ma poi la vita lo ha portato a scegliere la matematica e l’insegnamento, che ha tanto amato. Ho conseguito il titolo di ingegnere per lui. Voleva che diventassi ingegnere perché sperava di chiudere il cerchio, di trasmettere quella passione anche a me. E ci è riuscito. Si è ammalato nel 2000 di sclerosi laterale amiotrofica. È una malattia che non lascia scampo: mantiene inalterata la lucidità mentale, ma piano piano uccide i muscoli. Chi si ammala fa fatica a reagire, interagisce solo con gli occhi. Nel febbraio del 2005 ho passato l’esame di Stato e l’ho reso felice. Mio babbo è morto poco dopo, in aprile.