È il primo giorno del mese di novembre e a Fonni si respira un clima a dir poco straziante. Domina il silenzio. Si incrociano gli sguardi, ma non serve pronunciare nessuna parola, il dolore è troppo grande.
Oggi è il giorno dell’ultimo saluto a Michele Coinu, 21 anni, Lorenzo Figus, 17, Marco Innocenti, 18, e Michele Soddu, di 22. I quattro ragazzi sono morti a causa di un terribile incidente che per ore ha tenuto familiari, parenti e amici con il fiato sospeso fino alla tragica scoperta. La Fiat Punto rossa, a bordo della quale viaggiavano la sera del 30 ottobre, mentre percorreva la provinciale 69, è andata a schiantarsi prima contro un albero per poi finire nella scarpata. Per i quattro giovani fonnesi non c’è stato nulla da fare. Un tragico destino ha sottratto per sempre la vita a chi guardava al futuro con entusiasmo, ambizioni e tanti progetti.
Fonni piange i suoi giovani
In piazza dei Martiri, mentre il rintocco lento delle campane è incessante, stanno per scoccare le 15:30 quando arrivano le bare dei quattro giovani fonnesi. A portarle in spalla sono gli amici di sempre. Quei giovani che ancora sgomenti non riescono a credere a ciò che stanno vivendo.
Alle 15:36 le campane smettono di diffondere per le vie del paese quel suono che sembra scandire in modo ancora più forte il dolore. Ha inizio la Santa messa officiata dal vescovo di Nuoro Monsignor Antonello Mura. La chiesa è piena, così come la piazza dove riecheggiano amplificate solo la voce del vescovo e le preghiere dei fedeli. Il silenzio si fa ancora più sordo.
L'arrivo delle quattro bare nella chiesa Santa Maria dei Martiri
Le parole del vescovo di Nuoro, che riprende alcuni passi del Vangelo secondo Matteo e si rivolge ai familiari dei ragazzi, vengono ascoltate con grande attenzione.
“In nome di Dio a voi va un abbraccio d’amore sconfinato. Un abbraccio che arriva prima di tutto da questa comunità stravolta e smarrita. Dal suo parroco che manterrà il suo abbraccio vivo e fecondo. Dal suo sindaco. E da tutto il territorio. Cari genitori, figli, figlie e familiari, sii consolante che non siete dimenticati. Provo a immaginare cosa ci direbbero Lorenzo, Michele, Marco e Michele. Sanno che abbiamo bisogno di consolazione. Ma sono certo che loro stessi ci ricorderebbero che il pianto si trasforma poi in un rialzarsi. Vorrebbero che li pensassimo come loro volevamo essere. Li abbiamo conosciuti fedeli ai loro svaghi e ai loro sogni. Uniti da una profonda amicizia”.
Il vescovo di Nuoro esorta i ragazzi a trovare un senso nella vita e a non dimenticare i sogni dei loro amici scomparsi
Monsignor Antonello Mura durante l’omelia indirizza anche un messaggio importante ai tanti ragazzi presenti: “Mi rivolgo anche ai giovani. Scoprire il motivo per cui vale la pena di vivere aiuta a dare un senso a ogni cosa. Vi preghiamo: amate la vita sempre. Custoditela e difendetela sempre perché un giorno diverrà un tesoro che nessuno vi potrà mai rubare. Sentiamoci consolati da un Dio che anche ora, nonostante la morte, si prende cura di noi e non dimentica i nostri giovani”.
I nomi di Michele, Lorenzo, Marco e Michele vengono pronunciati ancora più volte e ogni momento appare come un sussulto che sembra penetrare nel profondo dell’anima.
Sono da poco passate le 16:40 quando la Santa messa finisce. Le quattro bare escono dalla chiesa della Madonna dei Martiri e vengono accompagnate da una folla immensa verso il cimitero.
Michele, Lorenzo, Marco e Michele non saranno mai dimenticati dalla comunità di Fonni che ha sperato fino all’ultimo istante di poter vedere alimentato in loro il sogno e il desiderio di vita. Quattro ragazzi uniti da un’amicizia profonda, uniti nella morte e ora per sempre insieme.