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Torna a Tonara l’appuntamento col Concorso Letterario in Lingua Sarda “Po Peppinu Mereu”. La kermesse letteraria, organizzata dal Coro Polifonico Femminile di Tonara e finanziata dalla Fondazione Banco di Sardegna, col patrocinio del Comune di Tonara, BIM Taloro e RAS Sardegna, si svolgerà domenica 10 novembre, alle ore 10, presso la palestra ITI in via Gallura n.3. Un evento, quello dedicato alla celebre penna tonarese, che di anno in anno trova conferme nell’adesione e nella sentita partecipazione non solo dei poeti in gara, ma anche del pubblico presente che in questa profonda arte tradizionale ritrova alcuni dei capisaldi della cultura isolana.
Il concorso si articola in diverse categorie, in ognuna delle quali competeranno fra di loro i partecipanti giudicati da una giuria composta da studiosi ed esperti di lingua, letteratura e musica legati alla cultura della Sardegna, che al termine di una serie di consultazioni decreta il vincitore di ogni categoria stilando la classifica finale e potrà eventualmente proporre segnalazioni di merito a testi a cui non sia stato assegnato uno dei premi previsti.
LE CATEGORIE
- Poesia in lingua sarda in rima. Aperta a tutte le varianti linguistiche della Sardegna (compreso il tonarese): è ammessa la presentazione di una sola poesia rigorosamente inedita, comunque non premiata in altri concorsi e che non sia stata pubblicata in qualsiasi forma
- Poesia in lingua sarda in versi liberi. Componimenti poetici, in rima o versi sciolti, in gallurese, logudorese e in tutte le varianti regionali (compreso il tonarese): è ammessa la presentazione di una sola poesia rigorosamente inedita, comunque non premiata in altri concorsi e che non sia stata pubblicata in qualsiasi forma.
- Iscrie unu contu (Scrivi un racconto). Prevede il coinvolgimento delle scuole: gruppi di alunni, o classi possono partecipare con la realizzazione di elaborati che non devono superare le cinque cartelle (massimo 30 righe per pagina).
- Giovani dai 15 ai 30 anni che partecipano con poesie in rima o in versi liberi. Aperta a tutte le varianti linguistiche della Sardegna (compreso il tonarese).
- Poesia e musica. Potranno essere presentati arrangiamenti musicali di versi in lingua sarda, canzoni rock o pop, componimenti in rap, componimenti polifonici o a tenore o in altre forme popolari o tradizionali. Si auspicano adattamenti musicali fatti su versi originali o tratti dalle poesie del poeta Mereu.
COME ISCRIVERSI
Ai rispettivi primi tre classificati di ogni categoria verranno elargiti dei premi in denaro. La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita. Sono inoltre ammessi esclusivamente testi di autori che non siano risultati vincitori nell’edizione precedente del Concorso letterario “Po Peppinu Mereu”. Non verranno accettati scritti che siano stati premiati in altre iniziative o concorsi o che siano stati pubblicati in qualsiasi forma. Le iscrizioni scadranno lunedì prossimo, 21 ottobre, e sul plico contenente l'elaborato dovrà essere chiaramente indicata la sezione per la quale si intende partecipare. La mancata indicazione della sezione potrebbe essere motivo di esclusione.
COME FUNZIONA
“Questo concorso, che si svolge ormai da anni, nel corso del tempo si è affermato come uno dei premi di poesia sarda più prestigiosi. Ogni anno si registra una partecipazione molto rilevante di poeti provenienti da tutta la Sardegna, visto che il concorso accetta tutte le varianti linguistiche”, spiega il presidente della giuria, Gianfranco Tore. Uno sguardo attento anche alle nuove generazioni: “Per incoraggiare la diffusione della lingua sarda nelle scuole abbiamo introdotto una iniziativa che ogni anno premia delle classi che presentano poesie o racconti. L’anno scorso abbiamo inoltre introdotto un premio speciale per la ‘poesia cantata’, con l’accompagnamento di strumenti musicali”.
A dimostrazione del forte interesse che il concorso tonarese suscita fra gli appassionati il consistente numero di partecipazioni: “Ogni anno più o meno 130-140 componimenti fra poesie libere e in rima, i poeti ci tengono tanto a partecipare e soprattutto si divertono tanto nello scrivere e nell’essere apprezzati”. Quali i parametri da rispettare? “Nella poesia rimata sono quelli tecnico-scientifici: il rispetto nella rima e quello del modello metrico che hanno scelto. Spesso (in giuria, ndr) ci sono discussioni sull’endecasillabo, se è completo oppure no, e qualcuno non viene premiato per qualche piccola carenza in questo senso. Nella poesia libera, invece, spesso gioca il sentimento e i valori che vengono espressi. I temi sono quelli scelti dai poeti: tematiche talvolta molto recenti, che riguardano episodi della vita di ogni giorno, oppure la nostalgia del passato, di una nostalgia sarda che fu”.
Come avviene la valutazione finale? “Si tratta di una valutazione alla ‘cieca’, noi non conosciamo i nomi dei partecipanti. Valutiamo i componimenti, prima singolarmente, poi ci riuniamo e iniziamo a ‘scremare’, poi ancora una riunione per una scrematura finale, infine le discussioni sulla classifica finale”, spiega infine l’esperto.
STORIA E TRADIZIONI
Pier Luigi La Croce, presidente della Pro loco di Tonara, ci ha invece brevemente raccontato la storia di questo affascinante evento: “Il concorso nasce circa 25 anni fa, quando ancora non era organizzato dal coro femminile. Allora si chiamava ‘Pro custa terra rosas e beranos’, se ne occupava il Collettivo ‘Peppino Mereu’ e prendeva in prestito proprio una frase del poeta tonarese. Dopo essere passato in mano a varie associazioni, dal 2018 in pianta stabile se ne occupa il Coro Femminile, che collabora in qualche modo con la Pro loco”.
Il concorso rappresenta uno dei fiori all’occhiello della tradizione tonarese, ma anche una delle tante iniziative per onorare la memoria di Peppino Mereu, ad oltre 150 anni dalla sua nascita: “Fra le cose che si fanno per valorizzare il poeta, il concorso è al momento quella più importante, ma – precisa La Croce – siccome c’era questa leggenda metropolitana secondo cui il paese lo aveva dimenticato, vorrei precisare che non è esattamente così: a lui sono dedicate una via e una scuola media, e prima lo era una cooperativa tessile molto importante, che si chiamava ‘Galusè’ (una delle più celebri poesie di Mereu, ndr). Dovrà nascere inoltre, nella Casa Pulix – la casa del segretario comunale alla cui figlia fu dedicata proprio ‘Galusè’ – un museo multimediale dedicato a Peppino Mereu. La Pro loco, infine, ha curato la produzione di un film sul poeta dalla durata di 50 minuti”.