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A dodici giorni dall’omicidio di Marco Mameli, 22 anni, le indagini proseguono nel massimo riserbo. Gli inquirenti sono ancora al lavoro per identificare l’assassino, mentre la famiglia della vittima attende di poter celebrare i funerali. La salma del giovane resta a disposizione del medico legale per ulteriori accertamenti: l’autopsia ha già confermato che a ucciderlo sono state almeno due coltellate, una delle quali mortale al cuore.
L'indagato scegli il silenzio
Intanto, secondo quanto si apprende, si è avvalso della facoltà di non rispondere Giampaolo Migali, il 26enne di Girasole indagato per il ferimento di Andrea Contu, avvenuto la sera del 1° marzo a Bari Sardo, durante i festeggiamenti di Carnevale. Lo stesso giorno, poche ore dopo, Mameli veniva accoltellato a morte.
Accompagnato dall’avvocato Marcello Caddori, oggi Migali si è presentato in Procura a Lanusei per l’interrogatorio davanti alla pm Giovanna Morra e alla procuratrice Paola Dal Monte. L’incontro è durato pochi minuti: il giovane avrebbe scelto il silenzio, rilasciando dichiarazioni spontanee e ribadendo quanto già affermato due settimane fa.
Dopo quella notte di violenza, Migali si era presentato spontaneamente alla polizia, e dinnanzi agli agenti avrebbe ammesso di aver ferito Contu ma dichiarandosi estraneo all’omicidio di Mameli. Un nodo che le indagini devono ancora sciogliere.