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Dopo la fortunata versione di Vincent Price, rappresentata con successo a Broadway e poi in tutto il mondo, quella italiana di Romolo Valli, ritorna in scena "Divagazioni e Delizie" nell'interpretazione di Daniele Pecci, che firma anche traduzione e regia, per un'intensa prova d'attore in cui l'artista romano, volto noto del piccolo e del grande schermo, fa rivivere attraverso le sue stesse parole uno degli spiriti più brillanti del XIX secolo.
In “Divagazioni e Delizie” (di John Gay), l'autore de “Il ritratto di Dorian Gray”, esule in Francia, dove si racconta in un'immaginaria conferenza e dà "spettacolo di sé", tra pungente ironia e qualche nota amara, in un raffinato allestimento con i costumi di Alessandro Lai e le musiche originali di Patrizio Maria D’Artista, produzione TSA / Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con Shakespeare & Co e Teatro Maria Caniglia.
Lo spettacolo è parte del poliedrico ed enciclopedico cartellone CeDAC Sardegna e fa tappa: al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri (20 febbraio), al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei (21 febbraio), al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo (22 febbraio), al Teatro Costantino di Macomer (23 febbraio) e al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri (24 febbraio).
Nella intrigante pièce, il drammaturgo e sceneggiatore statunitense attinge alle opere del grande artista irlandese – tra romanzi, brevi racconti e commedie, saggi, lettere e i celebri aforismi – per costruire un ipotetico discorso che Oscar Wilde (nei panni di un sedicente Sebastian Melmoth) avrebbe tenuto a Parigi nel 1899, presentandosi come "il mostro" e "lo scandalo vivente", tra spunti autobiografici e riflessioni sulla vita e sul mondo.
"Seppur velata da una costante malinconia e da un sarcasmo feroce, la prima parte del testo scivola via fra vecchi ricordi, aneddoti, e racconti spesso molto divertenti" – si legge nella presentazione – "La seconda parte invece, attinge a piene mani dal quel doloroso e terribile atto d’accusa che è il “De Profundis”: il fatale amore per Lord Alfred Douglas, il processo, il carcere, gli ultimi anni esule tra la Francia e Napoli, la malattia e il presagio della morte ormai imminente".