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Un video divenuto virale sul web in pochi minuti. Così il giovane di Ovodda Michele Ladu risponde alle polemiche mosse dal movimento animalista nei suoi confronti per aver portato a spasso il proprio cammello durante i festeggiamenti carnevaleschi di "Merhuris de lessia".
Ad alimentare il fuoco della polemica l'attivista siciliano Enrico Rizzi, centinaia di migliaia di follower sui social, che dopo aver puntato il dito contro "Sa cursa a su puddu" di Sedilo ha acceso i riflettori sul mercoledì delle ceneri ovoddese. Una giornata all'insegna dell'eccesso e della goliardia, nel corso della quale centinaia di persone scendono in strada vestite in maniera bizzarra e col volto annerito dalla fuliggine per celebrare la fine del carnevale e l'inizio della Quaresima, in un carosello di musica e colori che travolge chiunque entri a farne parte.
L'edizione di quest'anno del "Merhuris de lessia", come documentato dallo stesso Rizzi sui suoi canali, è stata contraddistinta dal passaggio di un carro che esibiva delle pelli di pecora che hanno inorridito gli animalisti, ai quali non è sfuggita nemmeno la passerella di un mansueto cammello per le vie del centro storico di Ovodda.
"HO SALVATO RODOLFO"
Il proprietario dell'animale, il giovane Michele Ladu, ha risposto alle polemiche pubblicando sui social un video nel quale risponde punto per punto alle accuse mosse da Enrico Rizzi, il quale, osserva Ladu, "sostiene che noi a Ovodda non rispettiamo gli animali e siamo crudeli con loro. Rodolfo era un cammello che viveva in cattività, io l'ho salvato da una vita di sofferenza, angoscia, agonia, triste e misera e l'ho portato a vivere da me".
"Oggi Rodolfo è libero di vagre spensierato e indisturbato per le campagne di Ovodda. Qualche volta ci concediamo una passeggiata in paese. C'è chi porta a spasso il cane o il gatto, noi di Ovodda portiamo a spasso i cammelli", ironizza il giovane barbaricino.
"VOLETE INSEGNARCI A TENERE GLI ANIMALI, MA LO SAPPIAMO FARE DA MILLENNI"
"Voi avete la presunzione di insegnare a noi come si debbano tenere gli animali - ancora Michele Ladu - quando abbiamo una cultura millenaria alle spalle basata sul rispetto per ambiente e natura, dove maltrattamenti e violenze sugli animali non sono contemplate".
"I nostri animali sono liberi veramente come siamo noi, quando voi benpensanti capirete questo sarà troppo tardi. State prendendo un abbaglio bello e buono". E infine, rivolgendosi a Rizzi: "Siccome hai tanta gente al seguito che prende per buono quello che scrivi, prima di fare certe affermazioni dovresti informarti meglio sulla realtà dei fatti".