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Siniscola dice basta: la misura è colma dopo l’ennesimo attentato incendiario avvenuto nel centro baroniese, nella notte di giovedì 30 gennaio, quando intorno alle 23:50 il fuoristrada di un militare della Guardia di Finanza di Nuoro è andato in fiamme in via Vivaldi. L’ultimo di una lunga serie di atti intimidatori, che soltanto tre settimane fa, venerdì 10 gennaio, erano stati portati all’attenzione della prefetta di Nuoro in un incontro a porte chiuse presso l’aula consiliare, al quale hanno partecipato sindaco e consiglieri, questore e forze dell’ordine.
A poco, però, sembra essere servito. A niente sono valsi gli appelli da parte dell’amministrazione per porre fine a un'escalation inarrestabile, culminata nel sesto episodio del 2025, quando siamo soltanto a gennaio. Dissidi familiari, inimicizie o rendiconti? O più semplicemente atti vandalici da parte di un gruppo di teppisti? Non è dato saperlo, perché a Siniscola, in questi mesi di fiamme e devastazione, non è mai stato dato un volto al colpevole.
Così la città si illumina contro la violenza: il gruppo Giss Siniscola, con a capo il consigliere Marcantonio Farris, invita i cittadini a scendere in strada per una fiaccolata fra le vie della città. Questo l’appello: “La nostra città sta subendo attacchi ignobili che colpiscono auto, strade e, soprattutto, la serenità di tutti noi. Ma Siniscola non è e non sarà mai una terra di violenza. Siamo una comunità forte, unita, e pronta a reagire!”, si legge.
Il gruppo politico invita “tutti i cittadini, le istituzioni, le associazioni e le attività a partecipare alla fiaccolata contro la violenza e gli attentati incendiari”. “Utilizziamo il fuoco come elemento di unione e non di terrore. Facciamoci vedere, facciamoci sentire!”, è l’esortazione alla comunità.
Nei prossimi giorni saranno comunicati luogo e data dell’iniziativa, a cui seguirà una discussione pubblica. “Non lasciamo che il fuoco della paura prenda il sopravvento”, conclude la nota divulgata sui social.