È stato contattato da un presunto ispettore antifrode del Comando Provinciale Carabinieri di Sassari, che lo ha avvertito di un'indagine in corso su alcuni direttori di filiali del banco di Sardegna sospettati di truffare i correntisti con prelievi non autorizzati dai loro conti. Seguendo uno schema già utilizzato in passato, il truffatore ha fatto credere alla vittima di un rischio imminente e l'ha fatto richiamare da un altro individuo che si è presentato come "ispettore Grilli". Approfittando della sua ingenuità, quest'ultimo ha convinto la vittima a effettuare un bonifico di 49.800 euro dalla sua filiale, spiegando che era necessario per proteggere il denaro sul suo conto.

Protagonista di questa sventura un 75enne di Tertenia, che lo scorso 19 novembre si è recato alla Stazione Carabinieri di Lanusei per denunciare di essere stato vittima di una truffa il giorno precedente.

Sono state così avviate le indagini che hanno portato all'identificazione del truffatore attraverso documenti, analisi telefoniche e perquisizioni presso il suo domicilio, dove è stata rinvenuta la carta bancoposta associata all'IBAN che ha ricevuto i soldi. Il truffatore si era spacciato per un carabiniere, utilizzando le foto di due Ufficiali trovate online come immagine sui profili di WhatsApp.

Le forze dell'ordine ribadiscono l'importanza di sensibilizzare sulle truffe che sfruttano la fiducia delle vittime, come quella subita in questo caso o tramite il "spoofing telefonico", che consente ai truffatori di falsificare il numero visualizzato per far credere alla vittima di parlare con un agente di Polizia. In situazioni simili, è fondamentale contattare immediatamente il numero di emergenza 112 per ricevere assistenza ed evitare di cadere nella trappola dei truffatori.