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Nell’ultima seduta di Giunta sono state approvate le nuove direttive in materia di bed and breakfast.
«Quella dei B&B – ha dichiarato l’Assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – è una realtà importante della nostra ricettività extra alberghiera. I numeri ci dicono che sempre più turisti scelgono questo tipo di accoglienza per il loro soggiorno e, per vincere la sfida della qualità, è importante fissare standard chiari anche per queste strutture. L’opera di riordino del settore prevista dalla legge sul turismo approvata nel 2017 e perfezionata la scorsa estate va esattamente in questa direzione».
Le nuove direttive di attuazione disciplinano le caratteristiche, i requisiti, le modalità strutturali e di esercizio di questa categoria di strutture, ai fini della loro apertura e gestione e comprendono, tra le varie cose, la classificazione in stelle e l’esposizione del segno distintivo.
«La materia – ha spiegato la Argiolas – rientra fra le competenze delle Regioni. Negli anni, da quando l’attività di bed & breakfast è stata introdotta nell’ordinamento regionale con la legge 27 del 12 agosto 1998, si erano accumulate stratificazioni normative, indirizzi interpretativi, circolari applicative: dopo vent’anni, abbiamo razionalizzato, aggiornato e semplificato».
«La novità più importante introdotta con questa delibera – ha proseguito – è l’obbligo di classifica per i b&b: in accordo con la normativa nazionale e secondo quanto previsto dalla legge sul turismo, è prevista la classificazione da 1 a 3 stelle in relazione al possesso di requisiti e dotazioni minime che andranno autocertificati dai gestori. Il segno distintivo da apporre all’esterno della struttura riporterà il numero delle stelle e dovrà essere usato nella promozione e commercializzazione delle attività».
«Sono circa 2500 i B&B registrati in Sardegna – ha concluso l’Assessora - e offrono più di 11mila posti letto, secondo i dati 2017 Sired. A partire dalla legge 16 del 2017, abbiamo portato avanti un grande lavoro di riorganizzazione di questo ramo ricettivo, con l’introduzione dello IUN (Identificativo Unico Numerico) e del registro regionale dell’extra alberghiero, che ci aiuteranno ad avere un quadro più veritiero delle strutture attive sul territorio, rafforzare la lotta all’abusivismo e l’emersione del sommerso, in modo da tutelare il lavoro di quanti operano nelle regole e garantire una concorrenza leale anche nei confronti dell’alberghiero. Con le modifiche del luglio scorso, poi, abbiamo voluto tutelare la dimensione di condivisione degli spazi e della vita familiare con l’ospite, propria dei B&B, e permettere ai gestori di servire ai propri ospiti una prima colazione fatta in casa senza dover ricorrere ai preconfezionati industriali e senza ulteriori complicazioni».