Cresce la preoccupazione a Torpè in seguito ai ripetuti atti intimidatori contro la famiglia del sindaco Omar Cabras.

Nella notte di venerdì scorso ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile e poi dato fuoco al portone d'ingresso dell'abitazione del padre del primo cittadino di Torpè, Pasqualino Cabras, 76 anni, al centro del paese.

L'incendio è stato spento subito da alcuni passanti, ma il portone ha subito notevoli danni. Pasqualino Cabras era stato preso di mira anche 10 giorni fa, quando davanti all'uscio di casa era stato trovato un grosso petardo che fortunatamente non era esploso.

Una settimana prima un altro attentato anche stavolta non andato in porto contro la casa di un cugino di Omar Cabras, l'oncologo Antonello Cabras, che lavora all'Istituto tumori di Milano: quella volta un ordigno era stato posizionato davanti a casa della madre del medico.

“È bene chiarire - si legge nella nota trasmessa dalla Compagnia di Siniscola, guidata dal Capitano Andrea Senes - che la situazione dell’ordine e sicurezza pubblica è tranquilla. I carabinieri stanno dando il massimo impulso alle attività investigative, al fine di risalire agli autori del gesto”.