"Le ultime allerte ci hanno dato modo di sperimentare l'applicazione del nuovo codice di protezione civile e abbiamo constatato che la Sardegna è matura per la nuova normativa. Continueremo a lavorare con grande coerenza, come già prevede il nostro Sistema e grazie all'apporto di tutte le componenti. Abbiamo l'obiettivo comune di salvare le vite umane e i nostri territori". Lo ha detto l'assessora della Difesa dell'ambiente Donatella Spano nel suo intervento, questa mattina ad Alghero, al seminario 'Gestire le emergenze con il nuovo codice di Protezione civile'.

 

La titolare della delega regionale alla Protezione civile ha ripercorso le tappe di adeguamento al nuovo codice. "Siamo partiti dal 2014, quando non avevamo un Centro funzionale decentrato, e lo abbiamo costituito con le aree per la parte meteo e quella di rischio idrogeologico e idraulico.  Abbiamo rafforzato il sistema di monitoraggio e sorveglianza: per la rete idrometrica siamo partiti da 9 stazioni, siamo arrivati a 24 lo scorso marzo e saremo a 87 stazioni entro il 2019", ha spiegato precisando che è in fase di ultimazione la realizzazione di una Rete unica di rilevamento di dati idro-meteo-climatici a integrazione e aggiornamento della rete di rilevamento esistente: "Su un totale di 192 stazioni di misura meteorologiche e termo-pluviometriche automatiche previste nel progetto, per un investimento complessivo pari a 5.5 milioni di euro, oggi sono già attive 154 stazioni".


Donatella Spano ha citato inoltre il rafforzamento del sistema radio dedicato alla protezione civile che prevede una struttura articolata e una centrale radio di supporto alla Sori, la sala operativa regionale integrata, già testata nei giorni scorsi durante la fase di allerta. "Stiamo lavorando per l'ammodernamento dei strumenti a disposizione del sistema regionale di Protezione civile con l'acquisto di mezzi multiuso e innovativi per l'emergenza, secondo un piano di investimenti sino al 2021 per 17 milioni di risorse regionali", ha sottolineato.

 

"Abbiamo incrementato il capitolo relativo agli stanziamenti per le spese di primo intervento sostenute da Enti Locali durante le calamità naturali e le eccezionali avversità atmosferiche, passando da 600mila euro nel 2015 a 5,5 milioni di euro del 2017 – ha sottolineato l’assessora -. Nel confronto con il passato è chiaro il risultato raggiunto". Infine ha evidenziato la sinergia tra  forze regionali e statali e con gli altri attori territoriali: "Abbiamo coinvolto nel Sistema tutte le istituzioni ai diversi livelli ma anche i portatori di interesse per la maggiore capillarità sul territorio. Ecco l'importante collaborazione con l'Anci e gli accordi con le associazioni agricole, che ha rappresentato un momento di grande condivisione. Voglio ringraziare tutte le componenti: l'esperienza ci dice è l'apporto di tutti ad essere vincente nei momenti di emergenza".