Nuovo passo in avanti nel percorso di valorizzazione del Nuraghe Diana. Nel sito archeologico sono infatti ripartiti in questi giorni gli scavi, sotto la guida della Soprintendenza, con l’obiettivo di consolidare e mettere in sicurezza l’area. L’Amministrazione - fa sapere il sindaco di Quartu, Stefano Delunas - lo ha inserito nel programma di valorizzazione turistico-culturale della città, che prevede lo sviluppo del Polo Museale, formato dall’ex convento dei Cappuccini, Sa Domu’e Farra e, appunto, il complesso archeologico-militare di Is Mortorius, all’interno del quale si inserisce anche il monumento nuragico.

L’intervento riguarderà sia la parte interna della torre che l’ingresso. L’esecuzione delle attività di scavo archeologico - con la raccolta e la documentazione dei dati di scavo - verrà accompagnata dal contestuale consolidamento e restauro delle strutture messe in luce. È pertanto prevedibile che al termine dei lavori sarà possibile ammirare il complesso nuragico da una nuova prospettiva, con la forma a tholos del monumento più facilmente identificabile e quindi un’immagine più consona a quella tipica dell’architettura nuragica.

L’attenzione verso i siti culturali è stata confermata dai due progetti studiati nell’ambito del Programma LavoRas. In un caso ci si è concentrati su un lavoro di riordino, anche dal punto di vista del decoro urbano, dei siti del Nuraghe Diana e delle Batterie Faldi, cui poi faranno seguito gli altri siti; il secondo progetto consentirà di avere una completa catalogazione e informatizzazione dei siti culturali della città. Il fine ultimo resta quello di rendere fruibili le ricchezze storico-artistiche e archeologiche della città. Siamo quindi ben lieti dell’attività avviata dalla Sovrintendenza, nella convinzione che il monumento possa diventare sempre più fonte di richiamo per turisti e appassionati di cultura.