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L’iniziativa volta al riconoscimento da parte dell’Unesco dei Monumenti Nuragici quale patrimonio dell’Umanità rappresenta una rivoluzione culturale, pacifica, positiva e aperta alla fratellanza universale alla quale la Chiesa sarda aderisce e accoglie e supporta con convinzione.
La platea dei sostenitori si allarga in seguito all’incontro tra l’associazione ‘La Sardegna verso l’Unesco’ e la Consulta Regionale per il Patrimonio Ecclesiastico della Sardegna. Nel corso della riunione la Consulta Regionale ha acquisito tutte le informazioni utili per fotografare l’onda in movimento che sta spingendo il progetto verso l’Unesco, animata e mossa dal sostegno unanime che arriva dalla società civile, dall’Università, dalla politica, dal mondo della Scienza, dall’Associazionismo, delle Comunità dei sardi nel mondo. Attorno all’iniziativa, nel corso di pochi mesi, si è infatti riunita l'intera Sardegna. Il Consiglio Regionale e la Giunta in primis e contestualmente la quasi unanimità dei Comuni che hanno votato a favore del progetto. A seguire sono scesi in campo le Università, i Centri di Ricerca Regionali, il Distretto Aerospaziale, le organizzazioni dei Sardi nel Mondo, le Pro Loco, l’Ufficio Scolastico Regionale.
La Consulta Regionale per il Patrimonio Ecclesiastico della Sardegna si è così impegnata a presentare e sottoporre all’approvazione dei Vescovi della Sardegna, radunati nella Conferenza Episcopale Sarda, i termini dell’istanza inviata alla Commissione Nazionale Italiana Unesco, dove si individua il valore culturale dei monumenti nuragici inteso nella sua unicità e riconosciuto dalla proposta di un innovativo piano di gestione dell’intero patrimonio monumentale che innerva il paesaggio sardo. Il modo inatteso in cui sono stati accolti dal comune sentire dimostra quanto questo patrimonio permei l’identità sarda.
La Comunità dei Cattolici rappresentata nelle dieci Diocesi dell’Isola vuole essere parte di questo movimento e, al contempo vuole esserne attiva protagonista. Il riconoscimento, la tutela e la valorizzazione dei Beni Culturali sono componenti essenziali del concetto e della strada che può portare le nostre società verso una maggiore sostenibilità sociale e ambientale. In Sardegna la salvaguardia del Creato si esprime nella custodia del proprio paesaggio costituito da un ambiente naturalistico straordinario intessuto dalle espressioni della cultura Nuragica in modo inscindibile. Così la chiesa, guidata e orientata da Papa Francesco, offre a tutti, anche all'esterno della comunità dei credenti, una forte capacità di indirizzo e di cambio di paradigma. Tutti i documenti dell'Unesco, le carte fondamentali, le Linee Guida e i manuali, pongono la sostenibilità quale obiettivo delle politiche perseguite. Di recente anche la Convenzione di Faro, ratificata dalla Repubblica Italiana, ha modificato la visione sulle politiche culturali e dato una ulteriore spinta all'apertura verso una globale diffusione della Conoscenza e del Sapere, categorie di base della vera ricchezza delle nazioni. Politiche culturali e procedimenti volti alla partecipazione che auspicano l'attivazione di un presidio ‘dal basso ’ del Patrimonio Culturale, sono eredità e fondamento da conservare per le generazioni future, alle quali deve essere garantito il diritto alla memoria del percorso evolutivo della società e della cultura che la permea.
L’adesione della Consulta Regionale per il Patrimonio Ecclesiastico della Sardegna è stata salutata con entusiasmo dal Presidente dell’Associazione ‘La Sardegna verso l’Unesco’, Michele Cossa che ha voluto sottolineare come la comunità dei Sardi sta vivendo un momento di straordinaria partecipazione a un progetto riconosciuto di inestimabile valore per la Sardegna intera. La coesione e l’attenzione, che attorno alla valorizzazione dei monumenti nuragici si sta creando e che cresce di giorno in giorno, mostra la via maestra per il futuro: è giunto il tempo di immaginare un Isola diversa e sostenibile, che sappia incanalare le future linee di sviluppo della fase post-Covid, a partire dai tratti distintivi della propria cultura e della propria della storia, costituiti appunto dalle espressioni uniche e straordinarie lasciate, quale inestimabile eredità innanzitutto alla Sardegna e come patrimonio universale al mondo intero, dalla Civiltà Nuragica.