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La gente di Lula, in queste ore, vive come in attesa. Un silenzio palpitante prima che entrino in scena le figure di un carnevale tradizionale forte, verace, ricco di significati e simbologie. Pàganos – Carrasecare Luvulesu, questo il nome dell’evento che prenderà il via oggi, sabato 25 febbraio, alle ore 14.30, quando si terrà la vestizione pubblica in piazza Deledda.
Alle ore 15, poi, le maschere faranno la loro uscita per le strade del centro alle pendici del Montalbo. Su Batiledhu, maschera di riferimento del carnevale di Lula, diviene protagonista di una delle rappresentazioni certamente più impressionanti e forti del carnevale sardo.
Esso si presenta con il viso imbrattato di sangue e annerito dalla fuliggine e il corpo ricoperto di pelli scure di pecora e montone. Sul capo porta un fazzoletto nero da donna e un copricapo con due corna fra le quali viene fissato sa ‘entre ortata (uno stomaco di capra), mentre sulla pancia, sotto sos marrazzos (i campanacci), viene appeso su chentu puzone (uno stomaco di bue) riempito d’acqua e sangue, che viene più volte bucato punto nel corso della sfilata per bagnare la terra in segno di fertilità.
Su Batiledhu è la vittima sacrificale del carnevale. Intorno a lui si muovono sos Batiledhos Gattias e sos Batiledhos Massajos, i suoi aguzzini che lo percuotono e maltrattano fino ad ucciderlo.
Su Batiledhu ferito a morte viene quindi portato in processione su un carro. Da lì, alla fine, risorgerà.
La manifestazione si chiuderà alle 18.30 con la cena comunitaria.