“Quest'oggi, in occasione della Giornata Mondiale degli oceani, centinaia di sommozzatori di tutta Italia sono in azione per liberare i fondali dalla plastica o qualsiasi altro tipo di oggetto che sarà catalogato, pesato e poi smaltito grazie alla collaborazione degli enti locali. E con l’approvazione della legge Salva Mare anche questo tipo di operazione potrà essere gestita con modalità chiare e semplificate”.

Lo afferma la Capogruppo del Movimento 5 stelle della Camera in Commissione Ambiente, Paola Deiana, che con grande entusiasmo sostiene l’iniziativa organizzata dal progetto europeo Clean Sea LIFE e dalla Capitaneria di Porto, dedicato alla raccolta dei rifiuti nei nostri mari.

“L’8 giugno – continua la deputata algherese - è un’occasione per informare e sensibilizzare le persone sull’impatto che determinate azioni umane possono apportare all’ambiente marino”.

Eleonora de Sabata, portavoce del progetto di sensibilizzazione sui rifiuti marini capitanato dal Parco Nazionale dell’Asinara ha sottolineato che “la battaglia contro il mare di plastica si deve combattere a terra, riducendo il più possibile la produzione di rifiuti. Prima che arrivino a mare. Con il supporto del programma LIFE della Commissione Europea, in quattro anni ha coinvolto oltre 20.000 persone e rimosso 75 tonnellate di rifiuti dalle coste e fondali italiani”.

Nello specifico, il Parco Nazionale dell’Asinara, con la sua Area Marina Protetta, è presente con un’azione dedicata al recupero e alla rimozione di attrezzi da pesca persi e abbandonati nei fondali del Golfo dell’Asinara. Insieme alla Capitaneria di Porto di Porto Torres, ai Vigili del Fuoco e al Comune di Porto Torres, sono in prima linea i Centri di Immersione.

“Si tratta di una bella manifestazione a livello nazionale – ha aggiunto Vittorio Gazale, Responsabile Scientifico del progetto Clean Sea Life e Direttore del Parco - che prende il nome da un’imbarcazione in dotazione alla nostra Amp, che impiega annualmente due tecnici specializzati, per 500 ore di navigazione e recupera dalle coste dell’Asinara circa 1.500 kg di materiale plastico spiaggiato. Lunedì vogliamo invece intervenire direttamente nei fondali con un’azione pratica di recupero e di sensibilizzazione rivolta al mondo della pesca e della subacquea. L’appuntamento è fissato alle ore 10 al molo di Cala Reale”.

In Sardegna, le attività di pulizia dei fondali si svolgono, oltre che nell’Isola dell’Asinara Diving Amp Asinara, a Sant’Antioco (IV Nucleo Sub Guardia Costiera) Golfo Aranci (Alphadiving), Porto San Paolo (Mare Azzurro e Tavolara Diving Center), Santa Teresa di Gallura (Blu Diving), Porto Rotondo (Centro Sub Portorotondo).