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"Pieno riconoscimento politico del ruolo di Segretario eletto per Ivan Puddu": è la richiesta avanzata dal Partito Democratico dell’Ogliastra, all'indomani della sospensiva, decisa dal Tribunale di Lanusei, che aveva fatto cadere tutti gli atti connessi alle elezioni interne del PD, colpito dal fuoco amico.
I democratici sostengono l'elezione di Puddu con la forza di "700 tesserati che credono nel valore assoluto della democrazia. Un esercito di 700 democratici appartenenti a tutti i circoli della Federazione che annovera il maggior numero di iscritti di tutta la Sardegna.
"Un gruppo folto e giovane - si legge nella nota - pieno di risorse e fortemente motivato, che non è più disposto ad assecondare logiche da cortile, né a cedere a soluzioni che infrangano i normali processi democratici che hanno reso vivo, come mai prima, un congresso vero, con un esito chiaro, netto e inequivocabile".
"Nessuno, in alcun modo, può assumersi la responsabilità di negarne la portata. Nessuno può fermare l’onda del rinnovamento - per questo - noi, i democratici ogliastrini, chiediamo che venga preservata la democrazia, e con essa la ragione, politica e sociale, del nostro essere comunità. Lo chiediamo agli organi del partito, ciascuno nel proprio ruolo, ciascuno nella propria volontà di far crescere il Partito Democratico".