Il Punto Nascita dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, chiuso da 1240 giorni, resta un nodo irrisolto per la comunità ogliastrina. Per questo motivo, il comitato “Giù le mani dall’Ogliastra” ha inviato una lettera ufficiale al Direttore Generale dell’ASL 4, Andrea Marras, chiedendo chiarimenti sulla situazione attuale e le tempistiche per la riattivazione del servizio.

Una richiesta di trasparenza per il territorio

Da tempo si susseguono voci sulla possibile riapertura del reparto, con l’arrivo di pediatri e altri specialisti necessari al funzionamento del servizio. Tuttavia, a oggi, denuncia il comitato, non è stata fornita alcuna comunicazione ufficiale da parte della direzione dell’ASL 4, lasciando i cittadini nell’incertezza.

“I cittadini hanno diritto a conoscere lo stato dei fatti senza dover rincorrere voci di corridoio. Chiediamo risposte ufficiali e trasparenti su un tema che riguarda la sicurezza e il benessere delle future mamme e dei loro bambini”, afferma il portavoce del comitato Adriano Micheli.

Nella lettera, lo stesso comitato ha rivolto precise richieste al Direttore Generale Andrea Marras, sollecitando risposte sullo stato attuale della procedura per la riapertura del Punto Nascita; sugli ostacoli ancora da superare per la ripresa del servizio; sull’eventuale individuazione di una data per la riapertura; sulla presenza di personale medico sufficiente a garantire il funzionamento del reparto.

L’assenza di comunicazioni ufficiali sta generando una crescente preoccupazione tra i cittadini, che chiedono maggiore trasparenza e certezze sul futuro dell’ospedale.

Il comitato "Giù le mani dall’Ogliastra” attende dunque un riscontro dalla Direzione Generale dell’ASL, auspicando una risposta chiara e tempestiva per fare luce su una situazione che da anni penalizza il territorio: "Siamo certi - scrive Micheli al dottor Marras - che comprenderà l’urgenza di una risposta chiara e ufficiale, al fine di garantire la dovuta trasparenza nei confronti della cittadinanza".

L’appello è forte e chiaro: la sanità ogliastrina non può più aspettare risposte vaghe o rinvii, è necessaria un’azione concreta per garantire un servizio fondamentale alla popolazione.