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“I dati allarmanti emersi dal Piano di caratterizzazione della discarica di Spiritu Santu sono stati ignorati totalmente dalla giunta regionale. Facendomi portavoce degli innumerevoli appelli dei cittadini di Murta Maria e Porto San Paolo, il 15 novembre scorso ho presentato una seconda interrogazione per chiedere che l’assessore all’Ambiente Lampis e tutta la giunta rivalutassero il parere di compatibilità ambientale relativo al mega ampliamento della discarica richiesto dal Cipnes”.
A denunciarlo è stato il Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che aggiunge: “Attraverso tale atto rimarcavo la presenza certificata di elementi altamente inquinanti, come emerso dal preoccupante dossier redatto dalle ditte incaricate dallo stesso Cipnes e tenuto segreto per tanto tempo. Numeri allarmanti. In particolare, gli studi effettuati hanno evidenziato rilevanti superamenti delle concentrazioni delle soglie di contaminazione relative a floruri, nitriti, alluminio, arsenico, antimonio, ferro, manganese, nichel, cromo VI, piombo, zinco, cloroformio, benzene e idrocarburi totali come n-esano. Veleni che da anni stanno inquinando le falde acquifere del territorio su cui insiste la discarica consortile”.
“Nonostante l’evidenza di tale bomba ecologica e l’apertura di diverse indagini del Noe in seguito alla presentazione di svariati esposti denuncia da parte del comitato dei cittadini di Murta Maria e Porto San Paolo, apprendiamo – sottolinea il consigliere pentastellato – dalla stampa che Cipnes e Regione proseguono per la loro strada, ignorando completamente i diritti dei cittadini e i pericoli di un simile inquinamento ambientale: il Cipnes sta lavorando alla realizzazione del nuovo comparto destinato ai rifiuti non pericolosi che non sarà disponibile prima di giugno”.
“Questo il paradosso – conclude Li Gioi –: nonostante l’aumento della percentuale di raccolta differenziata, il Cipnes grida all’emergenza e pretende nuovi spazi con la giustificazione di un imminente esaurimento della discarica consortile. Tutto ciò in barba a dati incontrovertibili che rappresentano un quadro critico e dalle drammatiche conseguenze per l’economia di un territorio a forte vocazione turistica, mortificato da provvedimenti irresponsabili che al contempo mettono a repentaglio la salute dei residenti”.