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Il sindaco Settimo Nizzi ha deciso di punire chi è causa di imbrattamenti nelle pareti di abitazioni e palazzi pubblici. Avviene anche dopo aver ritrovato i resti degli scavi archeologici nel centro città deturpati con le bombolette spray.
Ma anche tanti atti vandalici che danneggiano il decoro urbano. È stata quindi emessa, dal primo cittadino, un'ordinanza con la quale fissa una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro nei confronti di chi compie questi gesti.
"Saremo particolarmente severi rispetto a questi comportamenti. I soggetti responsabili, qualora il fatto illecito non sia già punito da altra norma di legge, saranno sanzionati e obbligati a provvedere al restauro del bene deturpato a proprie spese entro dieci giorni dalla contestazione del danno causato - spiega il sindaco -. L’eventuale inosservanza di questo obbligo comporterà a carico del
trasgressore l'addebito delle spese sostenute dall'Amministrazione comunale per il ripristino dello stato dei luoghi. Naturalmente, qualora a commettere l'illecito siano bambini o ragazzi minorenni, la sanzione e il restauro dei beni ricadrà sulle loro famiglie".
Il provvedimento non ha solo lo scopo punitivo, ma anche quello di sensibilizzazione. Viene, infatti, sottolineato come questi episodi di inciviltà producono danni economici che ricadono nelle tasche dei cittadini: per ripulire le superfici è necessario l'intervento di personale specializzato e l'utilizzo di prodotti e macchinari molto costosi. Per dare spazio all'arte dei grafiti, l'amministrazione comunale ha così pensato di mettere a disposizione dei writer delle apposite aree che verranno individuate nel centro urbano.