I colori e l’atmosfera di un tempo. Gli antichi sapori dei menù deleddiani Tenimos Grascia. Quest’anno le Cortes Apertas di Oliena abbracciano e rendono onore alla grande scrittrice nuorese Premio Nobel per la Letteratura nel 1926, Grazia Deledda.

È quasi un atto dovuto nei confronti di una grande donna che ad Oliena ha voluto bene, oltre ad averla citata in tante delle sue opere: Grazia era legata al nostro paese anche per via della presenza di alcuni parenti che in diverse occasioni l’hanno ospitata ai piedi del Corrasi.

Nella via che ha ospitato la scrittrice durante le sue visite, via Ichnusa, che si affaccia proprio sulla larga strada lastricata via Grazia Deledda, abbiamo inaugurato un angolo a lei dedicato. È il nostro modo per renderle onore e sentirne la presenza anche dopo la chiusura della manifestazione della quale quest’anno lei costituisce il fil rouge.

Il secondo fine settimana di settembre lungo le strade del centro storico sulle quali si aprono le cortes, con gli artigiani a lavoro, le massaie, i produttori, i punti ristoro, tante citazioni tratte dalle opere della Deledda accompagneranno le passeggiate dei visitatori, trasportandoli nell’atmosfera che si respira nei suoi racconti.

Durante le serate del sabato e della domenica vi saranno lungo un percorso cittadino dei momenti particolari tratti dalle sue opere. Sono delle ricostruzioni teatrali e in musica degli estratti nei quali la Deledda parla di Oliena, negli stessi scorci del paese da lei descritti.

Nei vari punti ristoro e presso i ristoratori del paese, saranno disponibili tanti piatti dei menu deleddiani, i piatti di un tempo, citati da Grazia Deledda nelle sue opere. Dal filindeu, la tipica minestra nuorese, alle altre paste fatte a mano, il pane, le paneddas, le varie carni, sino ad arrivare ai dolci di mandorle, miele. Di tanti di questi piatti si potrà assistere anche alla preparazione.