Accusati di aver scaricato in mare a largo di Oristano il residuo del carico di olio di palma, circa 5 metri cubi sgocciolati durante la disconnessione delle manichette. Il comandante ed il primo ufficiale di una nave chimichiera che era diretta proprio nel porto oristanese sono indagati per inquinamento marino doloso. 

La nave, battente bandiera delle Isole Marshall, è stata anche ispezionata dai militari della Capitaneria di porto. A seguito di queste verifiche, l'imbarcazione è stata sottoposta a fermo amministrativo per "gravi irregolarità relative alla sicurezza della navigazione e della vita umana in mare" che dovranno essere eliminate prima di riprendere la navigazione.

"L'olio di palma - fa sapere la Capitaneria di porto di Oristano coordinata del Capo del Compartimento Marittimo, Capitano di Fregata Matteo Gragnani - è una sostanza liquida classificata nociva dalla convenzione internazionale Marpol, nonché inquinante e pericoloso dall'Ibc code (codice internazionale per il trasporto alla rinfusa di sostanze chimiche pericolose)". 

Lo sversamento in mare dell'olio di palma era stato individuato dall'Agenzia Europea per la sicurezza marittima (Emsa) attraverso il Sistema Clea Sea Net (basato sull'acquisizione di immagine trasmesse dai satelliti).