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Si è concluso nei giorni scorsi, il progetto semestrale “Effetto farfalla – Tante piccole azioni per grandi cambiamenti” promosso dalla Regione Sardegna – Assessorato Ambiente sotto il coordinamento del Parco di Porto Conte di Alghero.
“Da giugno a dicembre 2019 sono state realizzate sul campo diverse iniziative. La fase finale è stata riservata al mondo della scuola. È stata una occasione importante – ha dichiarato Mariano Mariani, direttore del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia - per affrontare con gli studenti alcuni temi centrali sulla tutela del nostro Pianeta: cause ed effetti dei cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, inquinamento dell’ambiente marino costiero, impatto delle macro e delle micro plastiche, funzionamento della catena alimentare e consumi consapevoli indispensabili per la tutela della nostra salute”.
Nell’iniziativa, che ha visto coinvolti oltre 2mila studenti sardi, sono stati impegnati cinquanta educatori ambientali provenienti dai Ceas (Centri di Educazione all'Ambiente e alla Sostenibilità) della Sardegna, con lezioni in spiaggia e attività ludiche per sensibilizzare le persone contro il furto della sabbia e l’abbandono dei rifiuti.
Inoltre sono state proposte iniziative di educazione ambientale organizzate con esperti di diverse discipline scientifiche indirizzate a far conoscere la complessità e la fragilità dell’ecosistema marino e la responsabilità dell’uomo nella sua salvaguardia.
“Nel ringraziare tutti i Ceas protagonisti del progetto Effetto farfalla: Asinara, Baratz, Cala Gonone, Capo Carbonara, Casa delle Dame, Ingurtosu, Laguna di Nora, Laguna di Santa Gilla, Monte Minerva, Narbolia, Naturalia, Porto Conte, Platamona, Santa Lucia, Sinis e Tavolara – ha concluso il direttore del Parco di Porto Conte – l’auspicio è quello che l’Assessorato Difesa Ambiente della Regione Sardegna possa assicurare continuità al progetto anche nel 2020”.