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Giuseppe Sebastiano Mulas, allevatore, 51 anni, di Benetutti, è morto sul colpo intorno alle 19 di ieri.
All'agguato in aperta campagna, in un luogo ben distante dal centro abitato, è sfuggito il figlio Giampietro, 21 anni, che appena ha capito cosa stesse succedendo è scappato in un'altra direzione e ha immediatamente lanciato l'allarme.
I killer hanno aspettato l’allevatore al cancello del terreno di sua proprietà, in località Pauleddu, nelle campagne di Benetutti a un chilometro di sterrato dalla vecchia strada provinciale per Nuoro.
Appena è sceso dal suv Mitsubishi l'hanno freddato con due fucilate. Sul posto si sono precipitati i carabinieri della stazione di Benetutti, della compagnia di Bono e del nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari.
Sino a stamattina gli uomini del Reparto investigazioni scientifiche hanno lavorato nel buio profondo di quel luogo isolato e indisturbato, raccogliendo sul cancello, sull'auto e sul suolo ogni indizio utile per ricostruire la dinamica dell'omicidio.
Nel frattempo in caserma i militari hanno ascoltato più volte il racconto del figlio, per cercare qualsiasi elemento che possa indirizzare le indagini sulla strada giusta. In realtà il ragazzo, che si trovava a bordo dell'auto, non ha fatto in tempo a vedere niente. Ha sentito gli spari, ha visto il corpo di suo padre riverso sul terreno ed è fuggito in stato di choc. Forse chi ha ucciso non si aspettava la sua presenza.
Al momento l'agguato non ha un responsabile. Gli inquirenti indagano sul passato della vittima, che aveva lasciato il carcere tre mesi fa. Già nel 2012 era scampato a un attentato dinamitardo che aveva letteralmente scoperchiato uno dei capannoni della sua azienda.
All'epoca l'uomo si trovava agli arresti domiciliari perché accusato della detenzione illegale di un fucile e di alcuni proiettili. Finito nel carcere di Nuoro con l'accusa di evasione dai domiciliari, in passato aveva collezionato qualche denuncia per furto e ricettazione.