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All'indomani dell'omicidio di Antonio Longu, l'ex cantoniere di 71 anni freddato nel cortile di casa con tre colpi di pistola, Lula è un paese sotto choc e s'interroga sul perché dell'ennesimo fatto di sangue, con tanti dubbi sollevati sulla pericolosità del presunto assassino, l'ex emigrato Mario Farris (che nel 1974 uccise la moglie in Germania) piantonato dai Carabinieri in ospedale dopo un malore.
Tante le persone che raccontano delle continui liti tra Farris e la vittima per problemi di condominio. Il pensionato ucciso - che aveva segnalato alle forze dell'ordine il fatto che l'ex emigrato girasse armato e che era una persona pericolosa - non sarebbe stato l'unico a subire le sue minacce.
Più volte Farris avrebbe minacciato e insultato anche il personale dei servizi sociali del Comune di Lula da cui cercava aiuti economici. L'uomo però non poteva essere considerato indigente, perché aveva una pensione minima e una casa popolare assegnatagli dal Comune alla fine degli anni 90 subito dopo il suo rientro dal carcere.
"Sarà la magistratura a fare chiarezza sull'accaduto - commenta il sindaco di Lula Mario Calia - per la nostra comunità è un grande dolore quello che è successo. Antonio Longu era una brava persona, gli piaceva ridere e scherzare, siamo vicini alla sua famiglia e speriamo di arrivare presto alla verità dei fatti".