Omicidio volontario aggravato e premeditato per futili motivi: è questa l'accusa formulata dal Gip di Nuoro Claudio Cozzella, su richiesta del Pm Andrea Ghironi, nei confronti di Mario Farris, l'anziano di 74 anni arrestato oggi, che la mattina dell'8 gennaio scorso avrebbe ucciso Antonio Longu, l'ex cantoniere di 71 anni, nel cortile della palazzina popolare dove entrambi vivevano a Lula.

I dettagli dell'operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa nella sede del Comando provinciale dei carabinieri di Nuoro, dal comandante del Reparto operativo Marco Ketten e dal capitano Luigi Mereu, capo del Nucleo investigativo, che hanno parlato di prove schiaccianti a carico dell'unico indagato.

"La svolta alle indagini è arrivata in seguito all'esito dello stub effettuato dagli specialisti del Ris di Cagliari che ha dato esito positivo - ha spiegato il maggiore Ketten. Presenza di polvere da sparo è stata trovata nelle mani, nelle braccia e sulla persona di Farris. Un risultato che non ha fatto altro che avvalorare altri elementi di prova da noi raccolti già nelle prime ore dopo l'omicidio".

Farris, uomo scontroso e chiuso, con un passato turbolento alle spalle - aveva scontato oltre 20 anni di carcere quando era emigrato in Germania perché ritenuto responsabile dell'omicidio della moglie incinta di nove mesi - ha sempre respinto le accuse, ed è ancora ricoverato in ospedale, piantonato dai carabinieri.

Il giorno dell'omicidio Farris era stato avvistato da una pattuglia dei carabinieri di Lula a bordo della sua motocarrozzella Ape, intorno alle 10 sulla Statale 131, quando il cadavere di Longu non era stato ancora scoperto.

Un orario compatibile con la morte del suo vicino di casa, collocata dal medico legale tra le 9.15 e le 9.30. Farris, intorno alle 10.40, si era presentato all'ospedale Zonchello di Nuoro accusando un malore. Da qui era stato accompagnato al Pronto soccorso dell'ospedale San Francesco, dove è ancora ricoverato in attesa delle dimissioni e piantonato dai carabinieri.

"Che i rapporti tra Longu e Farris fossero pessimi era risaputo sia dai paesani che dalle forze dell'ordine - ha spiegato ancora il maggiore Ketten - i due si erano anche denunciati a vicenda e Farris aveva querelato Longu perché sospettava che quest'ultimo manomettesse al sua antenna tv. Non solo: Farris accusava il vicino di casa di essere capace di seccare il prezzemolo che coltivava con uno sguardo".

L'ex emigrato, però, non ha mai ammesso le sue colpe nè la pistola, una calibro 7.65, che ha sparato i due colpi mortali contro il capo della vittima, è stata ritrovata. Tra qualche giorno Farris sarà sottoposto all'interrogatorio di garanzia da parte del Gip e non appena le sue condizioni di salute lo consentiranno sarà trasferito dall'ospedale al carcere nuorese di Badu 'e Carros.