“L’abbiamo cercato a Bono, a Nuoro, vicino al luogo di lavoro, il carcere di Badu ‘e Carros.

Abbiamo anche pensato fosse andato da alcuni colleghi”. Inizia così la conferenza stampa dal Comando Provinciale dei Carabinieri del capoluogo barbaricino sull’omicidio di Romina Meloni, 49 anni, avvenuto ieri alle 16:40 in un appartamento di via Napoli a Nuoro.

A parlare e fornire i dettagli delle indagini condotte dai militari dell’Arma è il Maggiore Michele Cappa. “Dopo l’omicidio, Ettore Sini, agente penitenziario in servizio a Badu 'e Carros, di 49 anni, è tornato in carcere, ha prelevato la sua arma di ordinanza e si è allontanato da lavoro. L’abbiamo cercato a Bono, suo paese di origine, ma non l’abbiamo trovato. Abbiamo contattato i familiari, che sono stati da subito collaborativi. Siamo andati a Ozieri, dove lui conviveva dal 2013 a ottobre 2018 con la moglie. Intorno alle 18:30 - 19 siamo riusciti a contattarlo telefonicamente perché prima il cellulare era spento. L’abbiamo localizzato e capito che non era nei luoghi dove stavamo cercando. Alle 21 capiamo che si stava spostando verso Sassari”.

Le indagini dei Carabinieri sono proseguite molto velocemente perché si trattava di un “uomo in fuga armato, molto agitato, che avrebbe potuto scatenare una reazione imprevista”, spiega il Maggiore.

Ettore Sini è stato individuato a Sassari intorno alle 22: “rintracciato in via dei Mille, stava camminando a piedi. E’ stato prontamente bloccato dai militari. Aveva la pistola di ordinanza, con un colpo in canna e due caricatori”.

Con sé, l’uomo aveva anche la pistola 765, l’arma utilizzata per l’omicidio, legalmente detenuta.

“Ha esploso con questa tutti i colpi per l’omicidio, cinque esplosi e uno non esploso, che aveva a disposizione – dice il comandante del Nucleo investigativo del comando provinciale di Nuoro -. “La pistola d’ordinanza, forse l’ha presa proprio perché con l’altra aveva finito i colpi. Forse voleva farla finita".

Una volta bloccato e arrestato è stato portato in carcere a Sassari, dove nella notte è stato interrogato. Tanti i “non ricordo”, spiega il Maggiore che dice però che il 49 enne “ha ammesso le responsabilità”. Domani si terrà l’udienza di convalida dell’arresto.

Romina è stata uccisa con una ferita mortale sul collo. In gravissime condizioni resta il compagno di lei, Gabriele Fois, ferito alla testa. Nella notte è stato operato. E’ in stato di coma.

Nel corso della conferenza stampa i Carabinieri hanno anche spiegato che Romina non aveva mai presentato denuncia per comportamenti minacciosi o vessatori. Si era lamentata con un vicino di casa a cui aveva confidato che vedeva l’ex marito girare con la macchina vicino a casa.

Sini, ieri si è presentato a casa della donna, un appartamento in una palazzina di tre piani. Ad aprirgli il primo cancelletto è stata una bambina pensando fosse un compagnetto. Romina, sentendo delle voci, ha aperto il portone di casa, richiuso subito non appena ha visto l’ex compagno. Quest’ultimo però ha sfondato il portone ed è entrato nell’appartamento.

“Non sappiamo ancora se Ettore Sini abbia ucciso prima lei e poi ferito il nuovo compagno oppure il contrario”, ha detto Michele Cappa.

Il motivo che avrebbe spinto l'uomo a uccidere Romina sarebbe riconducibile alla fine della loro relazione mai accettata dal 49enne.


IL VIDEO DELLA CONFERENZA